Cina: Big Tech messe al tappeto dai legislatori

Il Comitato permanente del Parlamento cinese ha approvato una rigida legge sulla protezione della privacy online. La misura che ha già fatto scattare le vendite sui Tech cinesi. Dopo il lusso e la privacy, potrebbe essere la volta degli alcolici.
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Giganti Tech nel mirino del Dragone
Dalla Cina arriva una nuova legge per regolamentare il cyberspazio, e in particolare la protezione della privacy online. La nuova legge, approvata dal Comitato permanente del Parlamento cinese, è simile alla normativa europea (tra le più severe al mondo) e mira a limitare le raccolte abusive di dati personali da parte delle aziende tecnologiche. La legge, in vigore dal primo novembre, riguarderà aziende pubbliche e private che saranno costrette a ridurre al minimo la raccolta d'informazioni personali e avere il consenso dell’utente. Il testo prevede anche che le informazioni personali dei cittadini cinesi non potranno essere trasferite a Paesi con standard di protezione della privacy inferiori alla Cina. Un divieto che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote agli Stati Uniti, ancora privi di una legge nazionale sulla protezione dei dati.
Le nuove regole si configurano come un ulteriore colpo al settore tecnologico cinese, dove Didi (la rivale cinese di Uber) e Tencent sono gli ultimi ad a essere finiti nel mirino delle autorità di Pechino per l’uso improprio dei dati personali.
Le società che non rispetteranno le nuove indicazioni rischiano sanzioni fino a 50 milioni di yuan (6,6 milioni di euro) o il 5% del fatturato annuo. Per le infrazioni più gravi, inoltre, si rischia di perdere le licenze commerciali e di essere costretti a chiudere definitivamente.
Titoli tech vanno ko
I titoli tech cinesi sono crollati a nuovi minimi e l'indice di riferimento di Hong Kong ha toccato il livello minimo di quasi 10 mesi.
Come scriviamo nella Finestra dei Mercati, fra i titoli più colpiti sono le principali piattaforme di e-commerce come Alibaba (-2,7%) JD.com (-5,2%) e Pinduoduo (-7,7%). Tencent, gigante dei giochi e dei social media ha toccato il livello minimo degli ultimi 14 mesi. L’indice del settore tech della Borsa di Hong Kong è in ribasso del 3,5%.
Possibile stretta anche sugli alcolici
Dopo il lusso e la privacy, potrebbe essere la volta degli alcolici. Secondo le indiscrezioni riferite dalla stampa cinese, il Paese del Dragone potrebbe introdurre delle misure per limitare le vendite di distillati prodotti all'estero nel tentativo di promuovere la 'prosperità comune' come affermato dal presidente Xi Jinping, in occasione del decimo meeting della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici.
Queste indiscrezioni hanno penalizzato in borsa le società del settore. A Piazza Affari il titolo Campari scivola dell'1,67% a 11,50 euro. Tra i big europei del settore, la francese Remy Cointreau cede il 2,46%, Pernod Ricard a Parigi flette del 2,42%.
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