CrowdStrike prova a risolvere il problema all’origine del caos informatico ma Wall Street resta incerta

CrowdStrike prova a risolvere il problema all’origine del caos informatico ma Wall Street resta incerta

L’aggiornamento del software del sistema della società, unito ai problemi di Microsoft Azure, continua a provocare disagi in tutto il mondo e il management ha annunciato il rilascio di una correzione al problema.

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Wall Street poco mossa

Prosegue l’incertezza a Wall Street dovuto al caos informatico che ha colpito in tutto il mondo diversi settori, dalle banche agli aeroporti. I future sul Nasdaq scambiano intorno la parità quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, con il titolo Microsoft ancora debole nel pre market USA. Di poco positivi anche i future sullo S&P500, mentre è rosso chiaro per i contratti sul Dow Jones.

Il dollaro continua a guadagnare leggermente verso l’euro e la coppia EUR/USD scende sotto quota 1,09, mentre il Bitcoin (64.150 dollari l’oncia) e l’oro (2.410 dollari l’oncia) scendono ancora.

Il down informatico

I problemi tecnici derivano da un aggiornamento del software di sicurezza di CrowdStrike, in calo a doppia cifra nel pre market USA, installato in oltre il 70% dei computer con Windows di Microsoft, secondo stime della società di ricerca IDC. Il software di CrowdStrike è stato progettato per contrastare le minacce informatiche ma i suoi clienti visualizzavano schermate blu di errore in quanto veniva loro impedito di accedere a laptop e computer aziendali.

“Crowdstrike sta collaborando attivamente con i clienti colpiti da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows. Gli host Mac e Linux non sono interessati. Non si tratta di un incidente di sicurezza o di un cyberattacco. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata distribuita una correzione”, scrive su su X il CEO di Crowstrike, George Kurtz.

Senza precedenti

“Si tratta di una situazione senza precedenti”, ha dichiarato a Bloomberg News Alan Woodward, professore di sicurezza informatica all’Università del Surrey, prevedendo un “enorme” impatto economico dall’accaduto.

"Non penso che sia troppo presto per dirlo: questa sarà la più grande interruzione IT della storia", scrive in un post sui social Troy Hunt, un consulente di sicurezza australiano e creatore del sito di controllo degli hacker ‘Have I Been Pwned’.

Se “gli investitori sono già pronti per una rotazione degli investimenti, questa interruzione globale aggiunge un'ulteriore dose di incertezza”, secondo Ben Laidler, responsabile della strategia azionaria presso Bradesco BBI.

Quanto potrebbe durare questa incertezza? Per Rajeev De Mello, chief investment officer di Gama Asset Management, “è improbabile che le perdite di mercato innescate dalle interruzioni durino” e gli investitori potrebbero approfittare di tali vendite, soprattutto nelle negoziazioni estive a bassa liquidità per acquistare rischio”.

Le trimestrali

Intanto, prosegue la stagione delle trimestrali e, dopo i numeri diffusi da Netflix, la prossima settimana sarà il turno di Tesla e Alphabet, entrambe attese per martedì, dando il via così ai risultati del gruppo delle ‘Magnifiche Sette’, mentre Microsoft e Apple sono previste la settimana successiva.

I grandi titoli tecnologici “hanno guidato la carica dell’azionario e per una buona ragione”, spiega Scott Wren, senior global market strategist presso Wells Fargo Investment Institute; “stanno facendo soldi, aumentando gli utili, sono padroni della loro nicchia”. Non mancano le incertezze, visti i segnali di una flessione degli utili o di una spesa inferiore al previsto per l'intelligenza artificiale che potrebbero mettere a dura prova la narrazione del dominio tecnologico, trasformarsi rapidamente in un problema per tutti i mercati: Alphabet, Tesla, Amazon, Microsoft, Meta Platforms, Apple e Nvidia hanno rappresentato circa il 60% del guadagno dell'S&P 500 quest'anno. in ogni modo, molti prevedono che questi leader del mercato potrebbero essere all’altezza della situazione, con un aumento del 17% per i suoi utili rispetto all’anno precedente.

Le società tecnologiche hanno guidato la crescita degli utili negli ultimi anni, quindi influenzeranno notevolmente la propensione al rischio in generale”, prevede Michael Metcalfe, head of global macro strategy di State Street Global Markets.

Notizie societarie e pre market USA

Netflix (+0,50%): prevede per il terzo trimestre ricavi per 9,73 miliardi di dollari, inferiori alle stime di LSEG di 9,86 miliardi.

American Express (-2%): utile di 3,02 miliardi di dollari, o 4,15 dollari per azione, per i tre mesi conclusi il 30 giugno, il 39% in più rispetto all'anno precedente.

CrowdStrike Holdings (-14%): i problemi relativi al suo sensore Falcon sono all’origine di alcuni dei diversi disagi riscontrati in tutto il mondo in queste ore.

Intuitive Surgical (+6%): utile nel secondo trimestre pari a 1,78 dollari per azione, superiori alle previsioni di 1,54 dollari (dati LSEG).

Hawaiian Electric Industries (+37%): insieme ad altri imputati ha accettato di pagare più di 4 miliardi di dollari di risarcimento, secondo indiscrezioni di Bloomberg, per chiudere diverse cause legali in Maui.

Halliburton (-2%): ricavi per il secondo trimestre per 5,83 miliardi di dollari inferiori ad una stima di 5,95 miliardi (dati LSEG).

Fifth Third Bancorp (-1,50%): utile netto sceso a 561 milioni di dollari, o 81 centesimi per azione, nel secondo trimestre, inferiore ai 562 milioni, o 82 centesimi per azione, dell'anno precedente.

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