Deludono Amazon e Apple, Borse europee verso un avvio in calo

Brusca caduta nell’Afterhours americano dei due colossi tech, che hanno annunciato risultati inferiori alle attese. Il future sull’EuroStoxx 50 scende dello 0,5%. In Asia Borse contrastate, ma arriva una buona notizia: Evergrande ha pagato la cedola del bond in scadenza oggi
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Ieri sera chiusura record per l’S&P500 e il Nasdaq. Stamattina Hong Kong -0,4%, Shanghai +0,4%.
Le Borse europee sono indirizzate verso un avvio debole, condizionate dal calo dei titoli tech nell’Afterhours americano, dopo che Amazon e Apple hanno fornito indicazioni deludenti sui rispettivi business. Il future sull’indice EuroStoxx 50 scende dello 0,5%. Il future sull’indice americano S&P500 è in calo dello 0,3%, dopo che ieri sera l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1% segnando il nuovo massimo storico. Anche il Nasdaq ieri sera ha chiuso a un livello record con un rialzo dell’1,4%, e stamattina il relativo future scende dello 0,6%.
In Asia le Borse si muovono in maniera contrastata. Mentre Hong Kong arretra dello 0,4%, Shanghai avanza dello 0,4%, Tokio è invariata, Seul -0,5%.
Da segnalare che Evergrande avrebbe pagato questa notte gli interessi anche sul secondo bond in dollari che rischiava di trascinarla in default, dopo che non aveva rispettato la scadenza naturale del 29 settembre. Il pagamento sarebbe arrivato poco prima dello scadere del “periodo di grazia” di 30 giorni. Il colosso immobiliare cinese guadagna quindi tempo per trovare una soluzione alla drammatica crisi di liquidità che lo affligge.
Ieri sera, dopo la chiusura ufficiale di Wall Street, le azioni di Apple e di Amazon sono arrivate a perdere circa il 5%. Apple ha annunciato ricavi del terzo trimestre inferiori alle attese degli analisti, a causa della difficoltà di approvvigionamento di componenti che sono costate al gruppo di Cupertino circa 6 miliardi di dollari. Amazon ha fornito una previsione di quanto saranno i suoi ricavi nel quarto trimestre (140 miliardi di dollari) inferiore alle attese e ha messo le mani avanti dicendo che l’aumento dei costi azzererà gli utili del quarto trimestre, quello delle feste natalizie.
Stamattina il calo di Apple potrebbe condizionare negativamente le quotazioni di StM.
Il tema dell’aumento dei costi si intreccia con le preoccupazioni degli investitori per l’incremento dell’inflazione. Ieri la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha riconosciuto che la pressione inflazionistica durerà più del previsto. Lagarde ha cercato di rassicurare sul fatto che la Bce non ha intenzione di anticipare movimenti dei tassi di interesse e per quanto riguarda il programma di acquisto di bond ha ribadito l’impegno a proseguire con un ritmo “moderatamente” inferiore.
Il mercato si aspetta comunque una reazione alla crescente inflazione e l’euro si è apprezzato portandosi stamattina a 1,167 contro il dollaro. In America il rendimento del Treasury decennale è risalito a 1,61%, e soprattutto si sta riducendo il gap fra i tassi a 5 anni e quelli a 30 anni, sceso a 73 punti base, il minimo dal marzo 2020.
Oro in calo a 1.795 dollari l’oncia.
Bitcoin in ripresa a 61.000 dollari da quota 59.000 di ieri mattina.
Petrolio stabile con il Brent a 84,4 dollari al barile e Wti a 82,8 dollari.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Eni – Il gruppo petrolifero ha chiuso il terzo trimestre con 2,49 miliardi di euro di utile operativo, il consensus si aspettava 2,35 miliardi. Debito netto più basso del previsto a 16,7 miliardi. Produzione giornaliera pari a 1,69 milioni di barili giorno. Moncler - Ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 555,5 milioni di euro, in crescita annua del 55%, meglio delle attese degli analisti. RBC Capital ha alzato il target price a 61 euro, Goldman Sachs a 60,5 euro, Morgan Stanley a 62 euro.
Exor – La holding della famiglia Elkann-Agnelli ha firmato con la francese Covea una lettera d’intenti per la cessione di PartnerRe a un prezzo di 9 miliardi di dollari. StM – Citigroup ha abbassato il giudizio a Neutral. Generali . Cattolica Assicurazioni - Generali ha superato l'obiettivo minimo del 50% più un'azione del capitale di Cattolica nel penultimo giorno dell'Opa. Secondo i dati diffusi da Borsa Italiana le adesioni all'Opa sono state oggi pari al 39,54% delle azioni oggetto dell'offerta, pari al 30,18% del capitale complessivo di Cattolica. Considerando la quota già posseduta, Generali sale al 53,8% del capitale della compagnia assicurativa veronese. Mediobanca -L'assemblea dei soci ha dato l'ok con ampie maggioranze a tutti i punti all'ordine del giorno tra cui alcune modifiche statutarie riguardanti la governance, ma ha registrato il voto contrario del primo azionista Leonardo Del Vecchio sulle politiche di remunerazione. Tim - Il socio Vivendi ha chiesto un consiglio d'amministrazione straordinario.
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