Enel, modello di business “si conferma solido”. Dividendo approvato


Ieri si è svolta l’assemblea dei soci di Enel con l’approvazione del dividendo e del programma di acquisto di azioni per un totale massimo di 2 miliardi di euro.


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Il dividendo di Enel

Si è svolta ieri l’assemblea ordinaria degli azionisti di Enel con l’approvazione del bilancio civilistico al 31 dicembre 2021 e la presentazione del bilancio consolidato del gruppo.

Il dividendo proposto dal cda prevedeva 0,38 euro complessivi per azione e l’assemblea ha deliberato la distribuzione di 0,19 euro per titolo, quale saldo, tenuto conto dell’acconto di 0,19 euro già pagato a gennaio 2022.

Saldo che verrà messo in pagamento a decorrere dal 20 luglio 2022, previo stacco cedola in data 18 luglio e ‘record date’ il 19 dello stesso mese.

Il programma di acquisto di azioni

L’assemblea ha inoltre rinnovato l’autorizzazione al cda per acquistare e disporre di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di titoli Enel, corrispondenti al 4,92% circa del capitale sociale e ad un esborso totale massimo di 2 miliardi, previa revoca della precedente analoga autorizzazione conferita all’assemblea ordinaria del 20 maggio 2021.

Autorizzato l’acquisto per diciotto mesi a decorrere dalla data di ieri, non è previsto invece alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprio acquistate.

Altre decisioni

Rinnovato il Collegio Sindacale per il triennio 2022-2024, composto da Barbara Tadolini (Presidente), Maura Campra e Luigi Borre' (Sindaci effettivi), Tiziano Onesti, Carolyn A. Dittmeier e Piera Vitali (Sindaci supplenti).

Infine, sono luce verde al Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022 destinato al management del Gruppo Enel, nonché la Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2022 e sui compensi corrisposti nel 2021.

La strategia del management

Il presidente di Enel, Michele Crisostomo, ha aperto l’assemblea sottolineando come questa si svolga “nel mezzo della crisi ucraina e dopo un anno, il 2021, in cui, nonostante il perdurare dell’instabilità legata alla pandemia da Covid-19 e lo scenario di incertezza dovuto alla volatilità nei prezzi delle materie prime”, il Gruppo “ha dimostrato ancora una volta la solidità del proprio modello di business sostenibile ed integrato lungo l’intera catena di calore, nonché il suo fondamentale contributo al progresso sostenibile dei Paesi in cui opera”.

Tra i risultati raggiunti, Crisostomo cita i 75,2 milioni di utenti finali allacciati alle reti Enel, “le più avanzate al mondo in termini di digitalizzazione e che hanno visto nel corso del 2021 l’installazione di 700 mila smart meter”, comprendendo il gruppo “tra le più grandi società private di distribuzione di energia elettrica al mondo”, confermandosi “l’operazione privato con la più grande base clienti retail a livello mondiale, con oltre 69 milioni di clienti a fine 2021”.

Le energie rinnovabili

Nonostante il difficile scenario, proseguiva il manager, la società intende continuare ad assicurare la “piena disponibilità del parco di generazione per garantire la sicurezza del sistema energetico”, proseguendo “convinti nel percorso di decarbonizzazione, forti delle competenze e tecnologie che già abbiamo e che sono necessarie per assicurare al territorio maggiore autonomia e sicurezza nell'approvvigionamento energetico, a condizioni sostenibili per la comunità”.

Nel 2021, Enel ha raggiunto “un nuovo record nella capacità di generazione da fonti rinnovabili, sviluppando 5,1 GW di nuova capacità, confermandosi "il primo operatore privato nelle energie rinnovabili a livello globale, con 53,4 GW di capacità installata”, “l’energia prodotta da fonti rinnovabili, con circa 118 TWh, che ha rappresentato il 51% della produzione totale di gruppo”, aggiungeva il presidente di Enel.

“La risposta dell'Unione europea alla crisi energetica - come dimostra il piano REPower EU pubblicato ieri, con una serie di misure per ridurre la dipendenza dal gas, garantire la sicurezza energetica ed accelerare lo sviluppo di energia pulita - e del nostro governo vanno in questa stessa direzione”, concludeva Crisostomo.

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