Eni, parte l’IPO di Vår Energi e quotazione a partire dal 16 febbraio

Il gruppo petrolifero e HitecVision hanno annunciato i dettagli dell’Offerta Pubblica Iniziale finalizzata allo sbarco alla borsa di Oslo della loro controllata.
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L’IPO di Vår Energi
Inizia l’avventura in borsa per Vår Energi, tra le più grandi compagnie indipendenti che operano nell’esplorazione e produzione di petrolio sulla piattaforma continentale norvegese.
Questa mattina Eni e HitecVision, proprietarie di Vår Energi rispettivamente del 69,85% e del 30,15%, hanno annunciato l’avvio dell’Offerta Pubblica Oniziale (IPO) di azioni della controllata, finalizzata alla quotazione (già annunciata nelle scorse settimane) presso la borsa di Oslo prevista per il 16 febbraio 2022.
Le azioni Vår Energi saranno offerte in vendita in un intervallo di prezzo indicativo previsto tra i 28 e i 31,50 NOK per azione, corrispondente a un equity value per la società compreso tra 70 miliardi di NOK e 79 miliardi di NOK.
L’offerta potrà raggiungere le 220 milioni di azioni esistenti offerte in parti uguali dagli azionisti della Società, Eni e HitecVision, con l’opzione di un’offerta addizionale fino a 55 milioni di azioni esistenti offerte in parti uguali.
Da Eni spiegano che l’operazione rientra in una strategia di valorizzazione dei propri asset al fine di liberare nuove risorse da allocare per l’accelerazione della transizione energetica. Inoltre, aggiungono dalla compagnia, deterranno ancora una quota di maggioranza nella società, mantenendo il consolidamento a patrimonio netto.
Il dividendo Vår Energi
Relativamente al dividendo 2022 di Vår Energi, la società ha annunciato un aggiornamento della politica di distribuzione, prevista ad un minimo di 700 milioni di dollari nell’ultima parte del 2021 e di 200 milioni per il primo trimestre 2022.
La nuova guidance prevede per l’intero 2022 un minimo di 800 milioni di dollari e 225 milioni nel primo trimestre 2022.
Alla base della modifica delle previsioni sul dividendo ci sono “le attuali condizioni di mercato” e la “prospettiva di un proseguimento dello scenario favorevole rispetto ai prezzi delle commodity, nonché della forte generazione di cassa di Vår Energi”, spiegano da Eni.
Inoltre, come ulteriore risultato di questa solida generazione di cassa di cui attualmente beneficia Vår Energi (incluso il movimento positivo di gennaio di alcune componenti del capitale circolante), i calcoli preliminari della società indicano un indebitamento netto al 31 gennaio 2022 pari a 3,9 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 4,6 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021.
Gli analisti scommettono su Eni
Nel frattempo, a Piazza Affari il titolo Eni guadagna circa l’1% dopo circa due ore di contrattazioni, salendo fino ad un massimo di 13,486 euro, nonostante la virata in negativo del Ftse Mib.
Le azioni Eni sembrano continuare ad essere sostenute anche dal continuo aumento dei prezzi del petrolio, oggi sopra i 91 dollari (WTI), in attesa della diffusione dei dati del bilancio 2021, in calendario per il 18 febbraio.
Proprio le quotazioni dell’oro nero hanno spinto gli analisti di Berenberg e Jefferies a fissare un prezzo obiettivo a 16 euro con giudizio ‘buy’ su Eni.
Stesso giudizio di acquisto anche per Equita Sim (prezzo obiettivo a 15 euro), mentre da Oddo restano ‘Neutral’ (target price 15 euro).
Target price a 14,50 euro per Bernstein (‘market perform’), SoCGen (‘buy’), Intesa Sanpaolo (‘add’), Banca Akros (‘buy’).
Eni S.p.AEnel SpAIntesa Sanpaolo
9,04%
2,26% - 2,26 €
si
70%
DE000VX5TW09
Vontobel
Repsol, S.AEni S.p.A
si
DE000VX1F277
Vontobel
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