I tech cinesi trascinano al rialzo i mercati

Giovedì si riunirà la Bce, il mercato inizia a temere un rialzo dei tassi a 50 punti base. Continua a correre il greggio, l’aumento di produzione dell’Opec+ non basta a compensare il calo della Russia. Future positivi. In Usa dopo Jp Morgan anche Goldman Sachs diventa pessimista.
Indice dei contenuti
Future europei in rialzo con il derivato sull’Euro Stoxx 50 che guadagna lo 0,7%, positivi anche i future a Wall Street con il derivato sull’S&P500 a +0,5%.
A trainare il rialzo dei mercati la buona reazione dei mercati asiatici, in particolare i tech con l’Hang Seng Tech che guadagna il 2,28%, bene anche gli indici “ordinari”, Hang Seng a Hong Kong guadagna l’1,3%, il Csi 300 cinese sale dell’1,2%. Nikkei in rialzo dello 0,5%.
Nella settimana entrante riflettori sul meeting Bce di giovedì che dovrebbe dare indicazioni sulle prossime mosse in materia di tassi mentre venerdì è la volta del dato dell’inflazione Usa a maggio.
Lunedi parte con il tasso decennale a quota 3,40%, sui massimi da novembre 2018, e con lo spread a 208 punti base, in attesa del meeting di giovedì - quando si capirà meglio se i falchi abbiano preso il sopravvento rispetto al gradualismo invocato sinora dalla presidente Christine Lagarde. I mercati sono passati a prezzare almeno un incremento dei tassi da 50 punti base in una delle riunioni da qui a ottobre, mentre la zona euro fa i conti con un'inflazione record all'8,1%. La curva sconta 125 punti di stretta entro fine anno (100 entro ottobre) contro i 110 di una settimana fa.
Salgono parallelamente anche le scommesse sui tassi terminali, prezzati all'1,8% entro febbraio 2024 da 1,5%.
Sempre giovedì arriveranno da Francoforte anche le nuove stime trimestrali dello staff su crescita e inflazione della zona euro, che saranno attentamente monitorate considerando che in passato la banca centrale - che dichiara di voler essere 'prevedibile' - ha seguito la prassi di intervenire sulla base di esse.
In un report UniCredit, secondo cui la Bce alzerà le previsioni sull'inflazione, ritiene troppo azzardato un incremento dei tassi di mezzo punto percentuale a luglio e più consono un +25 pb. Quel che è praticamente certo, dicono gli strategist della banca, è che il board questa settimana annuncerà una stretta per luglio ma anche solo i toni usati nell'annuncio potrebbero innescare volatilità. Qualsiasi sorpresa in senso 'hawkish' andrebbe ovviamente a pesare ancora sul Btp.
Banca del Giappone: la priorità della Banca del Giappone resta il sostegno all'economia, ha detto stamani il governatore Haruhiko Kuroda, sottolineando il saldo impegno a mantenere il "potente" stimolo monetario.
Dopo Jp Morgan anche Goldman Sachs pessimista
Dopo il warning nei giorni scorsi di Jamie Dimon, a capo di JP Morgan, ora arriva quello di un'altra importante banca d'affari americana. John Waldron, presidente di Goldman Sachs, ha avvertito che troppi shock si stanno concentrando sui mercati e che arriveranno tempi difficili, più difficili di quelli attuali.
"Questo è fra i più complicati e dinamici, fra forse il più complicato e dinamico ambiente di investimento che abbia mai visto nella mia carriera", ha spiegato il top manager nel corso di una conferenza rivolta agli investitori. "La confluenza in atto nel numero di shock che si stanno concentrando sul sistema secondo me non ha precedenti", ha poi aggiunto Waldron.
Oil
E’ durata poco la discesa del greggio, al di là degli annunci dell’Opec gli analisti sono andati a conteggiare quanti barili in più produrranno Arabia ed Emirati per compensare il calo di produzione della Russia e i conti non tornano. Il Brent oggi tratta a 120,62 dollari al barile, +0,7%.
Il cartello dei Paesi produttori di greggio ha concordato di aumentare la quota di produzione complessiva di 648.000 barili al giorno in ciascuno dei mesi di luglio e agosto, circa il 50% in più rispetto al tipico aumento mensile di 432.000 barili al giorno. Il mercato resta però scettico sul fatto che il gruppo possa effettivamente raggiungere l'aumento concordato.
La produzione russa è stata in media di 9,16 milioni di barili al giorno (mbg) ad aprile, con un calo di 0,86 mbg rispetto a marzo. Dopo l'annuncio di questa settimana da parte dell'Ue di un embargo parziale sulle importazioni di petrolio russo, che prevede la graduale eliminazione delle forniture di greggio via mare al blocco entro sei mesi, "è ragionevole ipotizzare che i volumi produttivi russi continuino a scendere", ha previsto Equita Sim.
Secondo le stime di Argus, ad aprile la produzione russa di greggio è stata inferiore di oltre 1,3 mbg rispetto alla quota Opec+ che, nel suo complesso, ha prodotto 2,6 mbg al di sotto della quota stabilita per aprile, secondo S&P Global.
Occhi puntati sulla ripresa della domanda cinese e sul viaggio di Biden in Arabia Saudita. Mediobanca Securities resta rialzista sul settore oil.
Aumentano i costi dei mutui in Italia
Se in Usa i tassi sui mutui sono volati al 5% anche da noi la situazione inizia a farsi difficile.
Rispetto a inizio anno l'Eurirs (o Irs, l'indice di riferimento per i mutui a tasso fisso), è passato dallo 0,53% del 3 gennaio all'1,75% del 31 maggio (Irs a 30 anni), dallo 0,57% all'1,86% l'Irs a 25 anni, e dallo 0,60% all'1,97% l'Irs a 20 anni. Chi oggi accende un mutuo a 20 anni paga quasi 40 euro in più al mese rispetto allo stesso mutuo aperto a gennaio, aumento che raggiunge i +50 euro in caso di finanziamento a 30 anni. Su base annua, un mutuo costa oggi fino a 588 euro in più rispetto a inizio anno. Ma questo è solo l’inizio.
Titoli a Piazza Affari
Tim punta a ridurre il debito e a massimizzare la valorizzazione di tutti gli asset nell'interesse di tutti gli azionisti tramite la separazione del gruppo dalle attività di rete fissa e alla loro integrazione con Open Fiber per tornare su un sentiero di sostenibilità economica, ha detto l'AD Labriola, in risposta ai paletti posti da Vivendi sulla valutazione. Labriola ha inoltre aggiunto che si aspetta che emergano in tempi relativamente brevi indicazioni sulla fattibilità del progetto rete unica, che potrebbe essere completato in 12-18 mesi.
Eni e Repsol potrebbero iniziare a spedire petrolio venezuelano in Europa già dal mese prossimo per compensare il greggio russo, secondo cinque persone a conoscenza del dossier, riprendendo gli scambi di petrolio in cambio di debito interrotti due anni fa quando Washington ha intensificato le sanzioni contro il Venezuela. Il volume di petrolio che le due major dovrebbero ricevere non è elevato, ha detto una delle fonti, e l'eventuale impatto sui prezzi globali del petrolio sarà modesto.
Unicredit ha esteso la ricerca di un acquirente per i suoi asset russi ad investitori esteri, mentre intensifica gli sforzi per lasciare il Paese dopo l'invasione dell'Ucraina. Lo hanno riferito due fonti a conoscenza della situazione.
FCA (gruppo Stellantis) ha confermato di aver raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in merito a un'indagine pluriennale sulle frodi in materia di emissioni diesel, spiegando di aver già accantonato la somma di 300 milioni di dollari che pagherà in base all'intesa.
Atlantia. Il governo è orientato a non esercitare il golden power nel caso dell'opa annunciata dalla famiglia Benetton e dal fondo Blackstone su Atlantia, secondo due fonti vicine al dossier. L'operazione, che dovrebbe portare al delisting di Atlantia, è stata notificata alla presidenza del consiglio lo scorso mese. In risposta ad una domanda sul futuro della partnership con Florentino Perez in Abertis, Alessandro Benetton, presidente di Edizione (principale azionista di Atlantia) ha detto che la famiglia continuerà a rispettare i partner locali e le alleanze saranno un fattore chiave per le aziende controllate.
IPO
De Nora è pronta ad annunciare questa settimana l'intenzione di collocare sul mercato una parte del capitale, con l'obiettivo di completare il processo di quotazione per la fine di giugno, secondo quanto affermato da tre fonti a conoscenza della situazione.
Intesa SanpaoloEnel SpAEni S.p.A
9,04%
2,26% - 2,26 €
si
70%
DE000VX5TW09
Vontobel
Stellantis N.V.Volkswagen AGRenault SA
16,5%
165 €
4%
1% - 10 €
si
60%
IT0006750811
Marex Financial
Banco BPMUniCredit S.p.AMediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A
10%
2,5% - 25 €
si
60%
CH1186546979
Leonteq
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
