Indici di Borsa: guida al mondo degli indici azionari

La costruzione di un indice si basa su due componenti fondamentali: la selezione delle società e la ponderazione dei titoli all'interno dell'indice.

Come avviene la selezione delle società da includere in un indice? Dipende da che area di mercato si vuole rappresentare. Potrebbe essere un'area geografica, un settore o aziende con determinate caratteristiche small cap, big cap, o tecnologiche.

In molti casi la scelta è anche dettata dalla capitalizzazione di mercato, altre volte la selezione analizza fattori come la liquidità, in altri casi ancora l’indice potrebbe concentrarsi su società di uno specifico settore, come la tecnologia o la sanità.

Una volta selezionate le società, il passo successivo è determinare il peso relativo di ciascuna azione all'interno dell'indice, ovvero la loro ponderazione. I tre metodi di ponderazione degli indici più comunemente usati sono:

• Ponderazione basata sulla capitalizzazione di mercato: l’indice attribuisce peso maggiore alle azioni con la capitalizzazione di mercato maggiore. Di conseguenza più è grande la capitalizzazione di una società (che si ottiene moltiplicando il numero di tutte le azioni circolanti per la loro quotazione in un momento dato), maggiore è l’impatto che essa ha sull’andamento di un indice. Questa è la metodologia utilizzata per la maggior parte degli indici, ad esempio S&P 500, MSCI World, FTSE MIB, DAX e EURO STOXX 50
• Ponderazione egualitaria: un indice costruito su questa base tratta tutti i partecipanti allo stesso modo. L’andamento di ciascun titolo influenza l’indice in egual modo, a prescindere dalle dimensioni
• Ponderazione basata sul prezzo: questo tipo di indice attribuisce maggior peso ai titoli con le quotazioni più elevate, a prescindere, anche in questo caso, dalle dimensioni. È questa la ponderazione utilizzata da indici come Dow Jones Industrial Average e Nikkei 225

Inoltre, ogni indice è sottoposto regolarmente (ogni trimestre, semestre o anno) a un processo di revisione e modifica della sua composizione, noto come ribilanciamento dell’indice.

Di seguito, un profilo dettagliato dei principali indici azionari mondiali:

FTSE 100

• Paese: Regno Unito
• Mercato: London Stock Exchange
• Caratteristiche: Composto dalle 100 società a maggior capitalizzazione di mercato del Regno Unito.
• Ponderazione: Capitalizzazione di mercato
• Fondato nel: 1984
• Note: Il FTSE 100 è un indice ampiamente seguito che rappresenta la performance delle principali aziende del Regno Unito, spesso utilizzato come indicatore della salute economica britannica.

S&P 500

• Paese: Stati Uniti d'America
• Mercato: New York Stock Exchange e NASDAQ
• Caratteristiche: Comprende 500 delle maggiori società statunitensi, selezionate da un comitato.
• Ponderazione: Capitalizzazione di mercato
• Fondato nel: 1957
• Note: L'S&P 500, o Standard & Poor’s 500 è uno degli indici americani più rappresentativi dell'intero mercato azionario statunitense. Composto da una selezione di 500 delle maggiori aziende degli Stati Uniti, questo indice fornisce un'analisi completa degli azionari statunitensi, abbracciando una varietà di settori. Gli investitori spesso utilizzano l'S&P 500 come un barometro per la salute economica generale del paese.

Dow Jones Industrial Average (DJIA)

• Paese: Stati Uniti d'America
• Mercato: New York Stock Exchange e NASDAQ
• Caratteristiche: Composto da 30 grandi aziende industriali e di servizi pubblici statunitensi.
• Ponderazione: Basata sul prezzo
• Fondato nel: 1896
• Note: Il Dow Jones Industrial Average, o DJIA, è uno degli indici americani più antichi e seguiti. Composto dai primi 30 titoli quotati al NYSE (New York Stock Exchange), il DJIA è progettato per riflettere la salute generale del mercato azionario statunitense e, di conseguenza, è utilizzato come indicatore della performance economica generale del paese. A differenza di altri indici, il DJIA è ponderato sul prezzo, il che significa che le società con un prezzo per azione più elevato hanno un impatto maggiore sull'indice rispetto a quelle con un prezzo per azione inferiore.

Nasdaq 100

• Paese: Stati Uniti d'America
• Mercato: NASDAQ
• Caratteristiche: Comprende 100 delle più grandi società non finanziarie quotate al NASDAQ.
• Ponderazione: Capitalizzazione di mercato
• Fondato nel: 1985
• Note: Il Nasdaq 100 è un altro indice chiave del mercato azionario, sebbene sia particolarmente focalizzato sul settore tecnologico. Esso comprende 100 tra le maggiori società non finanziarie sia americane che estere quotate sul Nasdaq (come Apple, Amazon e Google). I settori maggiormente rappresentati sono quello tecnologico (hardware e software), delle telecomunicazioni, della biotecnologia e quello del commercio al dettaglio e all’ingrosso.

Nikkei 225

• Paese: Giappone
• Mercato: Tokyo Stock Exchange
• Caratteristiche: Composto da 225 delle più grandi società giapponesi.
• Ponderazione: Basata sul prezzo
• Fondato nel: 1950
• Note: È l’indice azionario rappresentativo dell’andamento dei principali titoli azionari quotati sul mercato borsistico giapponese.

Euro Stoxx 50

• Paese: Zona Euro
• Caratteristiche: Composto dalle 50 principali società della zona Euro.
• Ponderazione: Capitalizzazione di mercato
• Fondato nel: 1998
• Note: Composto dalle cinquanta società a maggior capitalizzazione tra i Paesi dell'Eurozona, è attualmente composto da società di 8 diverse nazioni: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Italia, Belgio, Finlandia e Irlanda

Hang Seng

• Paese: Hong Kong
• Mercato: Hong Kong Stock Exchange
• Caratteristiche: Composto da 50 delle più grandi società quotate alla borsa di Hong Kong.
• Ponderazione: Capitalizzazione di mercato
• Fondato nel: 1969
• Note: È considerato un importante indicatore economico per Hong Kong e, più in generale, per i mercati asiatici.

Investire negli indici azionari è un modo per avere un'esposizione diversificata al mercato azionario, senza dover acquistare singole azioni. Una delle modalità più comuni è attraverso i fondi comuni di investimento. Questi fondi replicano la performance di un determinato indice azionario acquistando un paniere di azioni che lo compongono.

Un altro veicolo di investimento popolare sono gli ETF, simili ai fondi comuni ma con la flessibilità di essere scambiati come singole azioni durante le ore di mercato. Gli ETF sono generalmente più economici in termini di commissioni.

Oltre ai fondi e agli ETF, ci sono anche i certificate sugli indici, che sono strumenti finanziari che replicano la performance di un sottostante (indice azionario, azioni, commodity, ecc..) senza richiedere l'acquisto di tutte le azioni che lo compongono. I certificati sono emessi da istituzioni finanziarie e permettono di investire al rialzo o al ribasso, offrendo quindi una maggiore flessibilità strategica.

Indipendentemente dal veicolo di investimento scelto, è cruciale fare una ricerca approfondita. Ognuno di questi strumenti ha i suoi pro e contro, costi associati e profili di rischio, che devono essere attentamente considerati in relazione agli obiettivi di investimento individuali.