Infineon: la reazione negativa dell’azione è assolutamente eccessiva
Infineon continua a crescere ed investire per aumentare la sua capacità produttiva, ma una guidance leggermente sotto le aspettative, ha penalizzato il titolo in borsa.
Infineon prosegue il suo percorso di solida crescita, evidenziando un costante miglioramento dei margini operativi. Allo stesso tempo, l'azienda continua a investire significativamente per potenziare la sua capacità produttiva. Questo impegno nell'espansione è indicativo della prospettiva positiva per il business anche nel medio termine, oltre a quella già supportata dal robusto portafoglio ordini che l'azienda ha accumulato.
Sta inoltre investendo in modo significativo nella c.d. "tecnologia al carburo di silicio"; in estrema sintesi è un materiale composto da silicio e carbonio, molto duro (si avvicina al diamante), con una elevata conducibilità termica; è particolarmente interessante per i semiconduttori nei dispositivi ad alta potenza, alta frequenza e alte temperature, caratteristiche molto importanti per i chips utilizzati in ambito industriale (Industry 4.0) e veicoli elettrici. Ciò dovrebbe ulteriormente rafforzare i vantaggi competitivi che Infineon ha già in questi due mercati.
Da quando ha riportato i risultati, una settimana fa l’azione ha perso circa il 10%, movimento per noi totalmente ingiustificato.
Risultati trimestrali e guidance
I ricavi sono stati di 4.089 miliardi di euro, con una crescita del 13% rispetto l’anno precedente (-1% trimestre su trimestre) in linea con la propria guidance e con il consensus di 4.045 miliardi di euro.
Utili per azione a 0,68 euro, in crescita del 39% rispetto l’anno scorso, sopra il consensus di 0,63 euro.
I margini operativi sono stati del 26,1% in linea con la guidance del 26% ma leggermente sotto il consensus.
Il flusso di cassa netto si è attestato a quota 326 milioni di euro, con una guidance per il 2023 di 1.7 miliardi.
L'aspetto che ha destato preoccupazione riguarda la prospettiva per il trimestre attuale, ovvero il quarto dell'anno fiscale 2023 (settembre). I ricavi previsti sono di 4 miliardi di euro, che risultano essere il 2,4% al di sotto del consenso di 4,1 miliardi di euro. Va notato che questa discrepanza di 100 milioni di euro è principalmente attribuibile alla già nota debolezza nei mercati dei PC e degli smartphone. È importante sottolineare che tali settori costituiscono un segmento relativamente ridotto per Infineon rispetto ai suoi principali pilastri, cioè l'industria automobilistica e quella industriale.
La parte legata all' industria automobilistica ha registrato una crescita del 25% anno su anno e quella "green industrial power" del 30%; questo è un business relativamente nuovo per la società nel quale fornisce chips per l’energia rinnovabile: power chips ossia semiconduttori per la gestione energetica che è una tipologia di semiconduttori in cui Infineon è stata sempre fra le migliori al mondo.
Per i margini operativi la guidance è del 25%, sotto le aspettative del 26%; il motivo è legato ai costi del nuovo impianto in Malesia ossia ad un investimento per aumentare la capacità produttiva futura.
La società ha confermato la guidance dei ricavi di 16.1 miliardi di euro, alzata l’ultima volta a maggio.
I livelli dei magazzini sono saliti a 151 giorni, 24% sopra la normale giacenza stagionale, ha fatto notare l’analista di JP Morgan: elemento non positivo ma non significativo per il valore della società in un’ottica di medio termine.
Valutazione e prezzo obiettivo
Per noi, non vi sono elementi che possano in alcun modo alterare la nostra tesi di investimento a medio termine. La delusione manifestata dal mercato è associata a fattori di breve termine, con un impatto quantificato limitatamente. Al contempo, riconosciamo e valutiamo positivamente i costanti e significativi investimenti che l'azienda sta destinando al suo futuro. Nel corso di quest'anno fiscale, tali investimenti ammontano a circa 3 miliardi di euro.
Il titolo tratta a 13,3 volte gli utili attesi per il 2023 (settembre), 12,8 volte per il 2024, un dividend yield dello 0,95% e un free cash flow di circa il 4% (decisamente buono contando gli importanti investimenti per il futuro).
Confermiamo il nostro prezzo obiettivo di il nostro prezzo obiettivo di 45 euro.
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