L’inflazione spaventa il Toro, future del Dax di -1,2%.

11/02/2022 07:30
L’inflazione spaventa il Toro, future del Dax di -1,2%.

La Federal Reserve potrebbe reagire al dato di ieri (+7,5%) con un incremento di 50 punti base dei tassi già in marzo, lo ipotizza James Bullard della Fed di St Louis, se lo aspetta il mercato, Deutsche Bank ci crede. Unipol Sai: risultati in linea con le aspettative.

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Le borse dell’Europa dovrebbero aprire con ribassi sopra l’1%, in Asia Pacifico, le principali piazze azionarie sono in peggioramento, il future dell’indice S&P500 di Wall Street è in calo dello 0,8%. Ieri il Nasdaq ha chiuso con una flessione del 2,1%. Il +7,5% di inflazione negli Stati Uniti ha messo in fuga il Toro, spaventato dalle contromisure che la Federal Reserve potrebbe mettere in campo. Stamattina è in atto un forte apprezzamento del dollaro nei confronti dei quasi tutte le controparti. Poco mosso il petrolio. In calo il bitcoin.

Aumento tassi, le aspettative degli analisti

Il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard ha affermato di essere a favore di un immediato avvio del percorso dell’aumento dei tassi di interesse, in modo da arrivare a luglio con i tassi all’1%. “Ero già molto hawkish ma lo sono sempre di più”. Bullard si aspetta un aumento in ognuna delle prossime tre riunioni del Federal Open Market Committee, con l’avvio della riduzione del bilancio della Fed a partire da questa’estate. CME Group calcola che i future dei federal funds rate prezzino al 93% un aumento dello 0,5% dei tassi di riferimento a marzo: prima della pubblicazione del dato sui prezzi al consumo lo prezzavano al 25%, un mese fa al 7%. Per Deutsche Bank, un incremento di mezzo punto percentuale a marzo è “lo scenario base”. Goldman Sachs si aspetta questa’anno sette incrementi del costo del denaro, ma tutti di 25 punti base. Jan Hatzius, il chief economist di Goldman Sachs che ha firmato la nota di ieri sera ha detto al Sole 24Ore che l’inflazione è tornata ai livelli del 1982, ma le condizioni del mondo, oggi, sono molto diverse da allora. “Non credo proprio che le lancette siano tornate indietro nel tempo fino agli anni 70 del secolo scorso”. Hatzius si aspetta un’espansione economica “sotto tono”, ma il contesto non è recessivo. C’è inoltre “una forte convinzione nel fatto che il progresso tecnologico continuerà ad avanzare e ad agire come forza disinflattiva. Al tempo stesso il processo di globalizzazione non sarà forse destinato a crescere come in passato, ma non credo neppure che si possa interrompere del tutto in modo da contrastare gli effetti della tecnologia”.

UE, l’attività economica è destinata a riprendere slancio

La Commissione europea ha fatto sapere ieri che l’espansione dell’economia quest’anno sarà del 4% (rispetto al 4,3% stimato in autunno), e del 2,7% nel 2023 (rispetto al 2,4% previsto in precedenza). «L’attività economica è destinata a riprendere slancio – spiega la Commissione europea –. Guardando oltre le turbolenze a breve termine, i fondamentali alla base di questa fase espansiva continuano ad essere forti». I prezzi al consumo aumenteranno in media nel 2022 nella zona euro del 3,5% rispetto al 2,6% dell’anno scorso. Dovrebbero scendere all’1,7% nel 2023.

Italia, quali prospettive di crescita

La crescita italiana, secondo la Commissione, dovrebbe essere del 4,1% nel 2022 e del 2,3% nel 2023 (rispetto al 4,3 e al 2,3% stimati in autunno). L’inflazione è destinata a salire al 3,8% quest’anno, prima di scendere all’1,6% nel 2023». Dopo due anni di crescita superiore alla media della zona euro (nel 2021 e nel 2022), Bruxelles prevede che l’espansione economica in Italia debba tornare sotto alla media europea nel 2023.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo

UnipolSai ha comunicato venerdì una riduzione dell'utile netto nel 2021 - a 723 milioni di euro da 853 milioni del 2020 - ma gli utili di 2,31 miliardi superano quelli previsti nel triennio 2019-2020. Il combined ratio del gruppo si attesta al 92,5% o al 95,0% netto riassicurazione, con un loss ratio pari al 64,0% e un expense ratio pari al 28,5%. "Tale indicatore riflette una significativa politica di sana e prudente gestione adottata nella valutazione delle riserve di bilancio", spiega la società del gruppo Unipol. L'indice di solvibilità individuale di UnipolSai, al 31 dicembre 2021, è pari al 331%, in miglioramento rispetto al 318% di fine 2020. L'indice di solvibilità consolidato basato sul capitale economico è pari al 286% dal 281% al 31 dicembre 2020.

Poste italiane. Il Sole-24Ore riporta che si va verso un intervento correttivo “chirurgico” del decreto Sostegni ter in materia di cessione multipla dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Il divieto, che da due settimane ha paralizzato il mercato - dovrebbe essere superato, ammettendo questa operazione per i soggetti vigilati da Bankitalia (ex art.106 Tub), per le società dei gruppi bancari e altri operatori che abbiano nel gruppo soggetti vigilati. Cdp, Poste (ma non solo queste) e alcune banche restano ferme in attesa che si chiarisca chi dovrà rispondere dei 4,4 miliardi di frodi su crediti fiscali, di cui 2,3 miliardi sequestrati dalle procure.

Eni, scrive Reuters, sta testando l'appetito degli investitori per una società di acquisizione per scopi speciali (SPAC) dedicata a progetti di transizione energetica.

Atlantia ha perfezionato il closing la cessione della partecipazione di minoranza nella concessionaria portoghese Lusoponte (al 17,21%) in favore di Lineas Concessões De Transportes e VINCI Highways SAS. 

Telecom Italia. Iliad ha preso atto del riscontro negativo da parte di Vodafone all'offerta da 11,25 miliardi di euro presentata per le attività italiane del gruppo britannico.

Equita, l’investment bank informa che 27 manager, dipendenti e collaboratori hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale fino a marzo 2025 sul 45,5% del capitale sociale e il 60,6% dei diritti di voto.

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