L’inflazione USA cresce meno del previsto, Wall Street accelera

L’indice dei prezzi al consumo diffuso oggi relativo al mese di settembre arriva in ritardo rispetto al solito a causa dello shutdown e, la sua crescita inferiore alle previsioni, lascia ancora più aperta la porta ad un taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve per la prossima settimana.
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Inflazione USA in lieve aumento
L’inflazione negli Stati Uniti segna solo un leggero aumento nel mese di settembre, lasciando così aperta la possibilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve in occasione della riunione della prossima settimana, già comunque ampiamente previsto.
Nel dettaglio, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) di settembre ha mostrato un’inflazione su base annuale in crescita del 3% (3,1% precedente), mentre mensilmente è risultata a +0,3% (0,4% ad agosto).
Tolti gli elementi più volatili (inflazione core), il CPI è sceso leggermente su base annuale a +3% dal +3,1 precedente e al +0,2% su base mensile dal +0,3% di agosto.
Il dato di oggi era stato rinviato a causa dello shutdown del governo statunitense, ormai arrivato al suo 24° giorno, che aveva bloccato la diffusione della maggior parte dei dati economici. Questo sarà probabilmente l'unico dato relativo all'inflazione prima della decisione sui tassi della Federal Reserve la settimana prossima.
"Qualunque fosse stato l'andamento dei dati, questo non impedirà al FOMC di effettuare un taglio di 25 punti base la prossima settimana, o alla riunione di dicembre", prevede Michael Brown, senior research strategist di Pepperstone Group Ltd.
"In assenza di dati economici statunitensi, gli investitori non cambiano idea e rimangono ottimisti sugli Stati Uniti per il 2026. Considerata l'elevata probabilità di altri due tagli della Fed nel 2025, si tratta di una buona ricetta per un rally di fine anno", hanno detto gli analisti di Citi.
Wall Street oggi accelera
I future di Wall Street arrivavano all’appuntamento sopra la parità e, dopo la diffusione del dato, acceleravano al rialzo, con i contratti sul Nasdaq che guadagnano l’1%, seguiti da quelli sul Dow Jones (+0,50%) e da quelli sullo S&P500 (+0,70%).
Il dollaro si indeboliva nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD saliva a 1,1653. Bitcoin in crescita dell’1,60%, a 111 mila dollari.
L’oro scende ancora e il prezzo spot scambia a 4.063 dollari, seguito dal future con scadenza a dicembre che vale 4.076 dollari l’oncia. Male anche l’argento, a 47,785 dollari l’oncia, segnando un calo di quasi il 2%.
Si muovono al rialzo anche i prezzi del petrolio: Brent a 66 dollari e greggio WTI a 62 dollari al barile.
Le trimestrali
Intanto, le azioni di Intel balzavano dell'8% nelle contrattazioni pre market di oggi, dopo che il colosso dei chip ha riportato ricavi per il terzo trimestre superiori alle stime di Wall Street, alimentando l'ottimismo nel settore dei semiconduttori.
"Riteniamo di essere ben posizionati per svolgere un ruolo più significativo nell'intelligenza artificiale", ha dichiarato John Pitzer, responsabile delle relazioni con gli investitori di Intel, in un'intervista a Yahoo Finance.
I risultati di Intel offrono terreno fertile per una prossima settimana all'insegna del successo: si attendono le trimestrali di cinque delle "Magnifiche sette" in ambito tech, sulla scia della corsa all'IA, nonostante i risultati deludenti di Tesla e Netflix questa settimana che hanno lasciato gli investitori insoddisfatti e hanno attenuato parzialmente l'ottimismo. Alphabet, Microsoft e Meta pubblicheranno i risultati il 29 ottobre e Apple e Amazon il giorno dopo, mentre bisognerà aspettare il 19 novembre per i conti di Nvidia.
"Non pensiamo di essere usciti dal periodo di volatilità e il sentiment del mercato appare ancora fragile", ha affermato Mohit Kumar, capo economista e stratega di Jefferies International Ltd. "Il posizionamento degli investitori ha mostrato alcuni segnali di miglioramento, ma il posizionamento complessivo rimane ancora lungo.
Tensioni commerciali
Il sentiment del mercato è stato favorito dall'annuncio della Casa Bianca che il presidente Donald Trump incontrerà il suo omologo cinese Xi Jinping, un'opportunità per far prevalere la calma dopo il recente riacutizzarsi delle tensioni commerciali. I due leader si incontreranno giovedì prossimo a margine del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico, il loro primo incontro faccia a faccia da quando Trump è tornato al potere.
"La conferma di un incontro Xi-Trump ha fornito sollievo ai mercati", ha affermato Hebe Chen, analista di Vantage Markets a Melbourne, che aggiunge: "Non per la speranza di un futuro più caldo nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, ma per la percezione che qualsiasi progresso sia meglio di una situazione di stallo e che un nuovo accordo prima della scadenza della tregua appaia ora più raggiungibile".
Altri conflitti commerciali, tuttavia, continuano a covare. Trump ha interrotto tutti i negoziati sui dazi con il Canada, citando uno spot canadese contro il suo piano tariffario, in cui era presente la voce dell'ex presidente Ronald Reagan.
Notizie societarie e pre market USA
Alphabet (+1%): la startup Anthropic ha accettato di utilizzare i chip AI di Google in un accordo del valore di decine di miliardi. Google consegnerà ad Anthropic fino a 1 milione di unità di elaborazione tensoriale (TPU) personalizzate a partire dal 2026, aggiungendo oltre un gigawatt di potenza di elaborazione.
Intel (+10%): ha superato le aspettative per gli utili del terzo trimestre, grazie alle drastiche misure di riduzione dei costi.
Target (+0,50%): ha annunciato l'intenzione di tagliare circa l'8% della sua forza lavoro aziendale, il primo licenziamento importante in un decennio.
Procter & Gamble (+2,60%): ha battuto le stime di Wall Street per quanto riguarda i ricavi e gli utili del primo trimestre, grazie alla forte domanda di prodotti per la bellezza e la cura dei capelli, in un contesto di prezzi più alti e di un più ampio rallentamento della spesa dovuto alle incertezze economiche.
HCA Healthcare (+3%): utile rettificato di 6,96 dollari per azione, superiori alle stime degli analisti di 5,72 dollari per azione (dati LSEG).
Qualigen Therapeutics (+83%): ha stretto una partnership con la società di infrastrutture per asset digitali BitGo per gestire un'allocazione di criptovalute da 30 milioni di dollari.
Raccomandazioni analisti
Microsoft
Jefferies: buy e prezzo obiettivo si conferma a 675 dollari.
Intel
JP Morgan: sell e target price aumentato da 21 a 30 dollari.
Bernstein: neutral e prezzo obiettivo incrementato da 21 a 35 dollari.
Tesla
New Street: buy e target price alzato da 465 a 520 dollari.
T-Mobile US
Bernstein: neutral e prezzo obiettivo confermato a 265 dollari.
JP Morgan: buy e target price sempre a 300 dollari.
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