Prevale la cautela a Wall Street

Wall Street dovrebbe aprire intorno la parità mentre il settore bancario resta sempre al centro delle attenzioni condizionando le previsioni sulle prossime mosse della Federal Reserve.
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Wall Street non si muove
Future sui principali indici di Wall Street piatti nella seduta di oggi a circa un’ora dal suono della campanella, lasciando intravvedere un’apertura intorno la parità per la borsa di New York.
Ieri il Dow Jones aveva chiuso la seduta in crescita dello 0,61%, mentre lo S&P500 terminava la parità appena in positivo (+0,17%), ma il Nasdaq stonava e perdeva lo 0,47%.
Salgono di oltre l’1% i Treasuries USA e il decennale si assesta al 3,568%, mentre il biennale supera il 4% e arriva al 4,0351%.
“Il rimbalzo dei rendimenti ha suggerito che un tono più calmo sta iniziando a prevalere nel breve termine, anche se il sentiment sembra destinato a rimanere sul lato cauto nei prossimi giorni”, secondo Michael Hewson, capo analista di mercato presso CMC Markets.
Ancora debole il Bitcoin (-3% a 27 mila dollari) e tutto il settore delle cripto dopo i guai di Binance. Piatto il petrolio.
Il settore bancario
Ieri le banche era state favorite dalla notizia dell’acquisto dei prestiti e dei depositi di Silicon Valley Bank da parte di First Citizens BanShares, quest’ultima balzata del 54%.
In passato First Citizens aveva già acquisito alcune banche fallite e con questa operazione raddoppia i suoi asset in gestione fino a 219 miliardi di dollari.
Balzo del 12% per First Republic Bank dopo l’indiscrezione (fonte Bloomberg) della possibilità di un’espansione del programma di prestiti d’emergenza per le banche attualmente in studio da parte delle autorità USA, dando così più tempo agli istituti in difficoltà per mettere i conti in ordine.
A tutto questo si aggiunge la notizia della riduzione dei trasferimenti dei depositi dalle piccole banche ai colossi come JP Morgan Chase e Wells Fargo, che permette agli investitori di essere ottimisti sulla tenuta del settore bancario.
Previsioni sulla Fed
I trader di swap valutano al 50% la probabilità di un rialzo di 25 punti base dei tassi di interesse Fed, per poi scendere al 4,3% circa a dicembre dal 4,95% di maggio, ma si è aperto un dibattito sulle future scelte dell’istituto guidato da Jerome Powell.
“Vediamo le principali banche centrali abbandonare l’approccio ‘whatever it takes’, interrompendo i rialzi ed entrando in una fase più sfumata, meno incentrata sulla lotta senza quartiere all'inflazione, ma in cui non possono tagliare i tassi”, scrivono in una nota gli strateghi di BlackRock Investment Institute, tra cui Wei Li e Alex Brazier.
Niente tagli a breve anche secondo Hugh Gimber, global market strategist di JP Morgan Asset Management, ma se i rialzi dovrebbero subire una pausa, l’esperto mette in guardia dall’ottimismo del mercato azionario.
“Penso che il mercato abbia ragione a prezzare una pausa della Fed”, ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg TV e “la questione è quanto sia grande l’effetto di un deterioramento degli standard di prestito per far scendere l’inflazione verso l'obiettivo, e non sono convinto che lo vedremo molto rapidamente. Penso che ci vorrebbe uno shock economico piuttosto significativo per arrivare a questo punto nel secondo semestre. I tagli dei tassi sono più una storia da 2024”.
Nettamente controcorrente BlackRock, secondo la quale la Federal Reserve continuerà ad alzare i tassi di interesse nonostante i trader scommettano il contrario alla luce della crisi bancaria, sempre sotto i riflettori.
“La Fed e i suoi omologhi hanno chiarito che i problemi del settore bancario non fermeranno la loro battaglia contro l’inflazione”, scrivono in una nota gli strateghi della banca, tra cui Wei Li.
“Non prevediamo tagli dei tassi quest'anno: questo è il vecchio schema di gioco, quando le banche centrali si affrettavano a salvare l’economia in caso di recessione”, ma “vediamo una nuova fase, più sfumata, di contenimento dell'inflazione: meno battaglie ma ancora nessun taglio dei tassi”, spiegano gli esperti.
I tagli dei tassi previsti dai mercati potrebbero arrivare “solo se una più grave contrazione del credito prendesse piede e causasse una recessione ancora più profonda di quanto ci aspettiamo”, prevedono da BlackRock.
Notizie societarie e pre-market USA
Disney (+0,40%): secondo il Well Street Journal chiderà la sua divisione sul Metaverso e il Ceo Bob Iger ha confermato in una lettera inviata ai dipendenti un prossimo ‘giro’ di licenziamenti per 7 mila posti di lavoro a partire da questa settimana.
Alibaba (+7%): prevede di dividersi in sei unità che raccoglieranno fondi individualmente ed ognuna valuterà la possibilità di quotarsi in borsa.
Occidental Petroleum (+2%): Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha aumentato la sua quota di proprietà a circa il 23,6% dopo aver acquistato quasi 3,7 milioni di azioni aggiuntive.
Walgreens Boots Alliance (+3%): ha chiuso il secondo trimestre con un aumento dei ricavi del 3,3% anno su anno, in calo di oltre il 20% l'utile, anche per il venir meno della domanda di test Covid 19.
Lyft (+4,0%): ha assunto l'ex dirigente di Amazon.com David Risher come nuovo capo.
Virgin Orbit Holdings (-13%): ha dichiarato che prolungherà il periodo di sospensione non retribuita per la maggior parte dei suoi dipendenti, mentre proseguono le trattative per ottenere nuovi finanziamenti.
Raccomandazioni analisti
Tesla
Citigroup: confermato ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 146 USD a 192 dollari.
Nvidia
UBS: ‘buy’ e target price aumentato da 270 USD a 315 dollari.
Biontech
Goldman Sachs: ‘neutral’ e prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 140 USD a 156 dollari.
Jefferies: ‘neutral’ e target price ridotto da 230 USD a 145 dollari.
Berenberg Bank: ‘buy’ e prezzo obiettivo abbassato da 300 USD a 260 dollari.
Ford
Citigroup: confermato ‘neutral’ e target price rivisto al ribasso da 12,50 USD a 14 dollari.
Lululemon
Barclays: ‘buy’ e prezzo obiettivo passa da 394 USD a 368 dollari.
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