Quali sono le differenze tra ETF e Certificate?


ETF e Certificates consentono di replicare l’andamento di un sottostante e per questo vengono spesso accomunati. Tuttavia, anche se vi sono numerosi punti in comune, occorre esaminare le dovute differenze.


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Struttura di un ETF e di un certificate

  • Un ETF segue in modo lineare l’andamento del sottostante (benchmark): può amplificare i movimenti del sottostante con la leva, ma l’ETF non permette un payoff asimmetrico, ovvero guadagni nel caso in cui il sottostante si muova in direzione opposta a quella ipotizzata.
  • I certificates permettono di guadagnare anche in caso di lievi ribassi del sottostante (a patto che non vengano superate le barriere sul capitale).

Rischio emittente

  • Un ETF è un fondo di investimento, e come tale gode delle medesime garanzie di questa categoria di prodotti. I titoli acquistati per replicare l’ETF una volta collocati presso la banca depositaria costituiscono patrimonio separato rispetto a quello della SGR (Società di Gestione del Risparmio). Per cui il destino della SGR non intaccherà l’ETF, che si troverà al sicuro presso la banca depositaria: cambierà il gestore, ma il sottostante continuerà la sua strada.
  • Il certificate è esposto al rischio che l’emittente possa non essere in grado di corrispondere quanto dovuto a causa della propria insolvenza: è quindi soggetto al rischio emittente. Nel caso in cui l’emittente fallisse, il possessore di un certificate verrebbe considerato un vero e proprio creditore e quindi comparato ai creditori chirografari, come se si fosse acquistato uno strumento di debito senza garanzia.

Dividendi

  • Con gli ETF i dividendi incassati a fronte delle azioni detenute nel proprio patrimonio possono essere distribuiti periodicamente agli investitori oppure essere accumulati nel patrimonio dell’ETF stesso.
  • Il Certificate non distribuiscono i dividendi. Tuttavia, la perdita dell’opportunità di incassare il dividendo è bilanciata con la presenza di una struttura in opzioni che genera una maggiore efficienza rispetto all’investimento diretto nel sottostante. Ad esempio, anche se non pagano dividendi, i Cash Collect Certificates consentono comunque di beneficiare di un flusso cedolare periodico.

Scadenza

  • Gli ETF non prevedono una scadenza, e per questo tendono ad essere maggiormente adatti a strategie di investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo. Allo stesso tempo, la SGR a volte può decidere di chiudere un ETF o di fonderlo con un altro ETF.
  • I Certificates (ad eccezione dei Certificate Open end) hanno una scadenza prefissata che una volta raggiunta determina l'esercizio automatico da parte dell'emittente e il pagamento dell'importo di liquidazione.

Efficienza fiscale: compensazione delle minus

  • Le minusvalenze generate da ETF vengono trattate come 'reddito diverso', mentre le plusvalenze ETF come 'reddito di capitale'. Trattandosi di due redditi di natura diversa, l’ordinamento tributario italiano non permette alcuna compensazione con gli stessi strumenti.
  • A differenza degli ETF, i certificates offrono la possibilità di compensazione di plus e minusvalenze (anche subite con altri strumenti finanziari) nell’arco dei successivi 4 periodi d’imposta a quello considerato.
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