RWE fornisce guidance solida e alza il dividendo
La prima utility tedesca Rwe ha promesso un dividendo più alto e fornisce una guidance molto buona per il 2023. Il management punta a maggiori investimenti per rafforzare la posizione di leadership nelle rinnovabili.
Il gruppo per l’energia tedesco Rwe in occasione della pubblicazione odierna dei risultati ha comunicato l'aumento del dividendo da Eur 0,90 a Eur 1 e fornito una guidance molto buona per il 2023: l’Ebitda è atteso fra Eur 5,8 miliardi e Eur 6,4 miliardi rispetto ai Eur 6,3 miliardi realizzati nel 2022.
L'analista di Rbc definisce la guidance sopra le aspettative, ferme intorno a Eur 5,8 miliardi, e aggiunge che "l'aumento del dividendo non era atteso dal mercato". Positivo anche il commento a caldo dell'analista di Credit Suisse che non esclude revisioni al rialzo nel corso dell'anno.
Per l’ad Markus Krebber, Rwe “è uno dei driver internazionali della transizione energetica”, con una posizione di leadership in tutte le principali regioni in cui opera (Europa, Regno Unito, Stati Uniti). "Continueremo a rafforzare questa posizione attraverso massicci investimenti nei nostri principali progetti green", ha poi aggiunto.
Programmi nazionali di transizione energetica
Significativo quanto affermato in merito al programma statunitense Inflation Reduction Act e agli incentivi associati per la transizione energetica. Il programma Usa è stato definito da Krebber “la scintilla iniziale per massicci investimenti in decarbonizzazione”: questo approccio pragmatico del management fornisce ulteriore certezza agli investitori. L’1 marzo Rwe ha esteso ulteriormente il business americano con l’acquisizione da $6,8 miliardi di Con Edison Clean Energy Businesses.
Riteniamo significativo, ma stavolta in senso negativo, il silenzio riguardo alla situazione europea su questo cruciale tema: la Germania, ad esempio, ha messo in campo un piano di investimenti da Eur 200 miliardi fino al 2026 per aumentare la produzione di energia sostenibile.
Guidance conservativa
Riteniamo conservativa la guidance di inizio anno, in particolare alla luce dei risultati raggiunti nel 2022 e ben sopra la guidance (rivista al rialzo ad agosto). Il management del gruppo tedesco tende ad un approccio di cautela nel fissare i propri obiettivi. Anche guardando al piano industriale di medio termine, per ora la società mantiene il target di un Ebitda per il 2030 di Eur 5 miliardi che appare anch’esso decisamente conservativo, considerando che lo scorso anno ha realizzato Eur 6,3 miliardi.
Il poderoso piano di investimenti da Eur 50 miliardi entro il 2030 potrebbe in teoria essere aumentato per rafforzare ulteriormente il posizionamento di leadership nei mercati principali. Rwe, a differenza delle piccole/medie società nel settore della transizione energetica, gode già di un eccellente posizionamento nelle energie rinnovabili e di economie di scala molto importanti. Inoltre, detiene una disponibilità finanziaria enorme: per essere un’utility ha uno stato patrimoniale sotto indebitato con un rapporto Debito Netto/Ebitda di 1,2 volte ed una generazione di cassa molto elevata che arriva anche dagli impianti vecchi sui quali gli investimenti sono ormai molto limitati e i cui flussi di cassa netti quindi molto elevati.
A metà 2021 la società è riuscita a finanziarsi con un'emissione obbligazionaria "verde" pari a Eur 1,8 miliardi della durata di 7/10 anni pagando un costo compreso tra 0,5 e 1%.
Valutazione e prezzo obiettivo
A questi livelli l'azione rimane decisamente sottovalutata, trattando a 11,5 volte gli utili attesi per il 2023, dividend yield 2,6%, 13% free cash flow yield.
Importante sottolineare che gli utili per azione di consensus per il 2023 sono ora intorno a Eur 3,3, ossia assumono un declino di circa il 15% rispetto al 2022. Riteniamo improbabile un tale calo per cui ci aspettiamo durante l'anno significative revisioni al rialzo delle stime di utili da parte degli analisti, ossia un importante "earning momentum" per l'azione.
La forchetta delle stime 2023 ha una varianza abbastanza alta, con la parte alta che implica una crescita del 10% rispetto al 2022.
Ribadiamo il nostro prezzo obiettivo di Eur 50.
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