Secondo warning per Volkswagen
Per la casa automobilistica tedesca si tratta della seconda riduzione degli obiettivi per il 2024 e i tagli alla guidance già annunciati da parte di alcune delle più importanti società produttrici di auto confermano il difficile momento del settore auto.
Il warning di Volkswagen
Il settore auto è stato il principale protagonista della giornata di oggi sui mercati europei, con Volkswagen che aveva ridotto le sue previsioni per il 2024 venerdì scorso dopo la chiusura di seduta, seguita a ruota oggi da Stellantis.
La casa tedesca aveva annunciato di prevedere per il 2024 un margine di profitto intorno a 5,6%, rispetto alle precedenti stime di 6,5-7%, facendo riferimento a una performance inferiore alle attese della divisione auto e al generalizzato deterioramento del quadro macro. L'azienda prevede ora consegne ai clienti pari a circa 9 milioni di veicoli, quando nel 2023 erano 9,24 milioni e la previsione precedente indicava un aumento fino al 3%.
Previsioni che attiravano forti vendite sul titolo Volkswagen oggi a Francoforte, in calo del 4% quando manca poco più di un’ora alla chiusura della seduta, arrivando a scendere sotto quota 100 euro per azione. Ancora in crollo anche Stellantis, mestamente in fondo al FTSE MIB con un -14%, sprofondata ai minimi dell’ottobre 2022 a 12,326 euro.
Settore in difficoltà
La casa automobilistica tedesca ha aggiornato le previsioni per il 2024 “alla luce di un contesto di mercato difficile e di sviluppi inferiori alle aspettative iniziali”, ipotesi confermata dagli analisti di Equita Sim, i quali ritengono che i warning delle due case automobilistiche rappresentano “un'ulteriore conferma dell'indebolimento del contesto di riferimento” e, per quanto riguarda Stellantis, la riduzione della guidance è in linea “con le recenti dichiarazioni della CFO Knight in merito alla difficoltà nel raggiungere i target 2024”, dalla stessa manager definiti “ambiziosi”.
Per Volkswagen si tratta del secondo taglio delle previsioni per il 2024: a luglio nel corso della divulgazione dei risultati del secondo trimestre 2024 il Gruppo aveva abbassato il margine EBIT e le prospettive FCF (margine EBIT 6,5-7,0% rispetto al 7,0/7,5% e flusso di cassa netto di 2,5-4,5 miliardi di euro rispetto ai precedenti 4,5-6,5 miliardi di euro).
Pertanto, quello di oggi “non dovrebbe sorprendere completamente gli investitori", scrive Berenberg, sottolineando i precedenti avvertimenti di Mercedes-Benz e BMW e il deterioramento dell'ambiente di mercato in Cina, Stati Uniti ed Europa. Per il broker raccomandazione di acquisto confermata sul titolo, ma prezzo obiettivo ridotto a 115 euro dai 120 euro precedenti.
La view degli analisti
La nuova guidance di Volkswagen sull'EBIT implica “un taglio di circa il 13% sulle stime effettive dei costi”, calcolano da WebSim Intermonte, in attesa dei risultati del terzo trimestre in programma per il 30 ottobre prossimo.
Dopo il taglio alle attese, da Oddo BHF hanno ridotto il loro target price sul titolo, portandolo da 105 a 100 euro, e anche il broker ritiene che “questo avvertimento non dovrebbe costituire una grande sorpresa per gli investitori, ma mette comunque in luce il contesto sempre più difficile in cui devono confrontarsi i produttori nella maggior parte delle regioni”.
Sulla stessa linea gli esperti di Barclays, secondo cui la mossa di Volkswagen di tagliare le previsioni di vendita e di redditività per l'anno in corso non è stata una sorpresa dopo le decisioni analoghe dei rivali Mercedes-Benz e Bmw. Tuttavia, "riconosciamo, l'entità maggiore dell'avvertimento della casa tedesca e la motivazione in qualche modo diversa”, aggiungono, precisando che Volkswagen ha legato il taglio delle aspettative all'andamento sotto le attese del suo marchio principale e della divisione servizi finanziari, a differenza di Mercedes-Benz e Bmw, che hanno dato la colpa principalmente ai veicoli di fascia alta e alla Cina.
Se Barclays mantiene il consiglio di acquisto su titolo, con un target price invariato a 110 euro, per UBS resta la raccomandazione di vendita, con un prezzo obiettivo di 84 euro e la precisazione che il peggioramento del contesto comporta una revisione al ribasso del 15% rispetto al consensus 2024.
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