Stellantis, nessuna news price sensitive da ID secondo analisti

Nel corso dell’Investor Day di ieri il Ceo Carlos Tavares ha illustrato la strategia “aggressiva” della casa automobilistica pensata per contrastare la crescente concorrenza cinese ma alcuni esperti segnalano la mancanza di vere e proprie novità.

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Stellantis “aggressiva”

Il giorno dopo l’Investor Day in cui Stellantis ha alzato i suoi obiettivi di dividendo si tirano le somme degli annunci fatti dalla casa automobilistica circa la sua strategia per il futuro, in particolare per quanto riguarda la conferma delle previsioni finanziarie per il 2024 e l'intenzione di aumentare la distribuzione dei dividendi nel 2025, con una fascia compresa tra il 25% e il 30%, rispetto al 25% degli anni precedenti. Quest’anno, Stellantis prevede di restituire agli azionisti almeno 7,7 miliardi di euro attraverso dividendi e riacquisti.

Nel corso dell’evento, il Ceo Carlos Tavares ha parlato di una strategia “aggressiva”, che punta a ridurre i costi e contrastare la crescente concorrenza delle case automobilistiche cinesi, evitando una posizione difensiva basata sui dazi sulle importazioni.

Il manager ha poi confermato che l'azienda manterrà la sua leadership di mercato in termini di redditività, nonostante le sfide poste da concorrenti come BYD e Chery. “Non vogliamo essere sulla difensiva”, spiegava Tavares, sottolineando che Stellantis continuerà a perseguire una strategia “asset light” in Cina, puntando più sull'esportazione che sulla produzione locale.

Questa strategia include anche l'acquisto di una quota del 21% nella casa automobilistica cinese Leapmotor e la costituzione di una joint venture, con Stellantis che detiene il 51% della partecipazione, partnership che permetterà alla società di vendere e produrre veicoli Leapmotor al di fuori della Cina, sfruttando la sua vasta rete produttiva per adattarsi alle decisioni tariffarie.

Inoltre, Tavares ha ribadito l’impegno di Stellantis a mantenere margini di profitto a due cifre sull’utile operativo rettificato (AOI), nonostante le difficoltà del mercato, dopo che le sinergie derivanti dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot PSA hanno raggiunto gli 8,4 miliardi di euro annui, più del doppio rispetto alle previsioni iniziali.

Alcuni punti deboli dell’ID

Arrivati subito i giudizi degli analisti, in particolare quelli di Jefferies che hanno confermato rating (‘buy’) e target price (25 euro), mentre il titolo Stellantis oggi scambia a in negativo (-1,50%) a 19,36 euro dopo circa due ore di scambi.

Secondo Jefferies, l’Investor Day ha lasciato aperte le questioni sulla struttura di conglomerato di brand di Stellantis, che, fino ad ora, hanno portato a perdite di quote di mercato. Tavares, proseguono gli esperti, continua a promuovere la sua convincente visione sulla corsa alla competitività e sulle opportunità di una riorganizzazione del settore, “ma il timing non è chiaro”.

Gli analisti entrano poi in dettaglio spiegando che quello che nel corso dell’ID non è stato indirizzato a dovere è l'organizzazione di Stellantis come un conglomerato di brand visto che lo sviluppo dei veicoli sembra guidato dalle sinergie industriali più che dal posizionamento e dal valore dei brand specifici, con perdite di quote di mercato causate in parte da inadeguati posizionamento o politiche di prezzo. I prossimi prodotti in arrivo dovrebbero aiutare a correggere questi temi. Inoltre, i benefici della concentrazione delle piattaforme potrebbe perdersi a causa della frammentazione dei volumi su troppi marchi e modelli.

Nessuna news price sensitive

Da Equita Sim confermano il rating ‘buy’ con target price a 24,5 euro, ma segnala che dall’Investor Day di ieri è arrivato solo qualche spunto. Gli esperti evidenziano che, “come previsto” sono emerse “per lo più conferme” con qualche dettaglio aggiuntivo, ma “nessuna novità price sensitive”.

I multipli restano “cheap e riteniamo che la remunerazione degli azionisti, confermata double digit, sia visibile, ma il newsflow di breve non aiuta a migliorare il sentiment”, conclude Equita.

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