Stellantis, prosegue il calo delle vendite in Italia
Nonostante l’avvio degli incentivi, Stellantis vede le sue immatricolazioni in Italia ancora in flessione mentre proseguono ancora i problemi alla produzione dovuti alle difficoltà a livello di supply chain.
Vendite in calo per Stellantis
Non si fermano le difficoltà di Stellantis sul mercato dell’auto in Italia, dopo la flessione delle vendite di maggio. Nel mese di giugno, la casa automobilistica ha registrato un calo delle immatricolazioni pari al 14,2% (48.427 unità).
Tra i marchi del gruppo, particolarmente negativo il risultato di Jeep (-21,3% a 5.125 unità), Citroen/Ds (-15,5% a 6.552 unità), Fiat (-24,3% a 16.812 auto), Lancia (-14,28% a 3.716 unità) e Opel (-18,8% a 5.227 auto), mentre in controtendenza ci sono Alfa Romeo (+27,7% a 5.125 unità) e Peugeot (+18,4% a 9.560 auto).
Complessivamente, il primo semestre 2022 ha visto le immatricolazioni Stellantis diminuire del 27,6% a 254.193 unità, con una quota di mercato al 37.2%.
Il dato aggregato con altri paesi
Il secondo trimestre 2022 ha visto le immatricolazioni aggregate di Stellantis per Francia, Italia e Spagna calare del 22% su base annuale, mentre negli Stati Uniti il calo è stato del -16% anno su anno.
Rispetto al primo trimestre 2022, da WebSim notano “che le vendite del gruppo sono stabili negli Stati Uniti ed in miglioramento in Francia, Italia e Spagna sintomo che, sebbene la difficoltà a livello di supply chain siano ancora presenti, sono in miglioramento”.
Se la società dichiara di vedere negli USA una forte domanda per i propri prodotti e che permangono dei limiti all’offerta creati dalla supply chain, dalla sim ricordano che “entrambi questi dati riguardano le vendite ai clienti finali, mentre i numeri consolidati sono frutto della produzione spedita la quale parte da una base più bassa dovuta ai continui stop produttivi avvenuti sia nel 2020 che nel 2021”.
Per quanto riguarda l’intero 2022, le stime di WebSim vedono “un calo dei volumi del -10% in Europa e del -1% in Nord America”, ma nel contesto attuale evidenziano “che l’aspetto del price e del mix sono le variabili che guidano gli utili”.
Pertanto, dalla sim confermano il giudizio interessante su Stellantis, con target price a 22,10 euro, mentre oggi il titolo ha aperto la settimana in negativo di mezzo punto, a 11,64 euro.
La crisi in Italia
Negativa anche la performance del mercato italiano, con il mese di giugno 2022 in negativo del 15% rispetto allo stesso periodo 2021, viste le 127.209 auto immatricolate.
Nel primo semestre la flessione arriva al 22,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, con le vendite ferme a 684.228 unità, con circa 200 mila auto in meno sul 2021.
Gli incentivi “non hanno generato una vera inversione di tendenza”, evidenzia l’UNRAE (Unione nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), anche se in “così poco tempo non avrebbero potuto comunque farlo”, vista l’apertura della piattaforma per le prenotazioni del 25 maggio scorso.
Dall’UNRAE evidenziano come stiano scendendo lentamente i fondi degli incentivi destinati alle auto elettriche e alle Plug-in e a questo ritmo, “le proiezioni indicano un mancato utilizzo dei fondi pari al 60% per la fascia 0-20 g/Km e all’80% per la fascia 21-60 g/Km”.
Secondo Michele Crisci, presidente UNRAE, si tratta della prova della necessità di includere le persone giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi, pertanto sarebbe auspicabile “che i fondi vengano impiegati da subito per allargare la platea dei beneficiari a categorie che sarebbero pronte ad utilizzarli".
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