Stellantis, vendite ancora in calo a maggio e stop alla produzione a Melfi

Le immatricolazioni in Europa calano per il decimo mese di seguito e la performance di Stellantis resta ancora inferiore a quella del mercato.
Immatricolazioni ancora in calo
Continua il calo del mercato delle auto in Europa, ormai al suo decimo mese consecutivo in rosso. Nei paesi della UE, dell’Efta e nel Regno Unito, segnala l'associazione europea dei costruttori di autoveicoli le immatricolazioni di nuove auto nell’area (Acea), le immatricolazioni sono diminuite del 12,5%, fermandosi a 948.149 unità, mentre nella sola Unione europea il calo è stato dell’11,2% (791,546 veicoli).
Nel mese di maggio si sono registrate perdite a due cifre nei mercati chiave della UE, con il dato italiano risultato peggiore (-15,1%) di Spagna (-10,9%), Germania (-10,2%) e Francia (-10,1%).
Inoltre, da inizio 2022 la flessione delle immatricolazioni si attesta al 12,9% (4,531 milioni) nell’area e del 13,7% nella UE, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Stellantis peggiore del mercato
In un quadro difficile, Stellantis continua a non brillare e nel mese di maggio ha registrato una flessione del 14,6% delle sue immatricolazioni, con 191.489 unità e la quota di mercato scesa dal 20,7% del mese scorso al 20,2% attuale.
Ancora maggiore il calo delle vendite nel corso del 2022, visto il -22,2% nei primi 5 mesi dell’anno (871.604 unità), portando alla riduzione della sua quota di mercato al 19,2% dal 21,5% dello stesso periodo del 2021.
Tra gli altri costruttori, il mese ha visto Volkswagen calare del 21,5% (-19,5% nei 5 mesi), mentre sono cresciute Hyundai (+9,8%) e Toyota (+1%).
A Piazza Affari, intanto, le azioni Stellantis cedono oltre il 2% dopo circa un’ora di contrattazioni, scendendo a 12,48 euro, perdendo così i guadagni di ieri (+2,82%), in un contesto nuovamente negativo per i mercati europei.
Stop alla produzione di Melfi
Nel frattempo, continuano i problemi alla produzione di Stellantis causati dalla carenza di processori, costringendo l’impianto di Melfi alla chiusura.
Lo stop è stato deciso per domani venerdì 17 giugno dalle 14 fino a sabato 25 giugno, con la ripresa delle attività prevista per il lunedì successivo.
La notizia è stata annunciata dai sindacati Fim e Uilm Basilicata, dopo la comunicazione da parte della stessa Stellantis.
Si tratta del quarto stop da inizio anno per lo stabilimento potentino, dove 6.781 addetti assemblano Jeep Renegade, Compass e 500X endotermica e ibrida a un ritmo di 1.200 vetture.
“Queste fermate si aggiungono agli ulteriori sette giorni nel mese di giugno sempre dovuti alla carenza ormai strutturale dei semiconduttori”, sottolineano dalla Uilm.
La situazione ha reso “pesante il clima tra i lavoratori del polo automotive e anche tra i più ottimisti inizia a vacillare la fiducia nel futuro”, avvisa il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano.
Il sindacato, teme a Melfi “una crisi industriale complessa e delicata con effetti su tutta l’economia della regione difficili da sostenere”, aggiungendo che si tratterebbe di un problema “non solo per Melfi” ma di carattere regionale, del Mezzogiorno e “dell’Italia intera”.
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