Titoli di Stato USA di nuovo in crescita, Wall Street attende Powell

I rendimenti dei bond sono arrivati ai massimi dal 2007 indebolendo ancora l’azionario, alla prese con le trimestrali di Tesla e Netflix, tra le altre.
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Wall Street piatta
Giornata intensa a Wall Street con i rendimenti del Titoli di Stato ai massimi da 16 anni che riducono l’appetito al rischio e le trimestrali di Tesla e Netflix restano sotto i riflettori.
I future sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones scambiano intorno la parità, mentre quelli sul Nasdaq guadagnano lo 0,10% a meno di un’ora dall’avvio degli scambi ufficiali.
Si indebolisce il dollaro verso l’euro portando la coppia EUR/USD a 1,0569 (+0,30%) e si raffreddano sia l’oro (1.963 dollari l’oncia) che i prezzi del petrolio.
Intanto, prosegue la pioggia di trimestrali delle società quotate, con Tesla e Netflix che si prendono la scena, dopo che il 10% delle società quotate sullo S&P 500 ha riportato finora i conti, delle quali il 78% circa ha battuto le attese degli analisti.
L’agenda macro di oggi prevedeva i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione alla settimana terminata il 14 ottobre, risultate 198 mila, dato inferiore alle previsioni (212 mila) e a quello precedente (211 mila).
Salgono i bond
I rendimenti dei decennali statunitensi sono saliti di oltre 30 punti base questa settimana e oggi hanno raggiunto il 4,98%, il livello più alto dal luglio 2007.
Gli analisti di Morgan Stanley Investment Management ritengono l’eventuale raggiungimento del 5% quale un buon punto di ingresso per gli investitori.
La banca ora ritiene che la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi solo alla fine del 2024 o all’inizio del 2025, considerando anche che i rendimenti dei bond “hanno fatto il lavoro al posto dell’istituto centrale”, secondo Vishal Khanduja, gestore finanziario e co-responsabile del team a reddito fisso di MS.
Oggi, intanto, tutti gli occhi saranno puntati sul presidente della Fed, Jerome Powell, le cui parole sono in programma per le ore 18 italiane, dopo che i suoi colleghi avevano dichiarato ieri di essere d'accordo nel mantenere i tassi di interesse invariati nel prossimo incontro previsto tra due settimane.
L’agenda odierna prevede anche i commenti di altri funzionari della Fed, tra cui il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic (ore 22), il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee (19:20) e il presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker (23:30), tra gli altri, per valutare il percorso dei tassi di interesse della banca centrale.
Notizie societarie e per-market USA
Tesla (-7%): il CEO Elon Musk si è detto preoccupato che costi di finanziamento più elevati possano impedire ai clienti di permettersi i veicoli elettrici della società.
Netflix (+13%): 9 milioni di abbonati in più nel terzo trimestre, rispetto alle stime del consensus LSEG di circa 6 milioni e previsioni per il quarto trimestre leggermente inferiori alle aspettative degli analisti.
AT&T (+3%): 468.000 nuovi abbonati netti mensili al pagamento delle bollette nel terzo trimestre, superando le aspettative di 398.200 sottoscrizioni (Factset).
Blackstone (-2%): utili nel terzo trimestre scesi a 1,2 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto agli 1,4 miliardi di dollari di un anno fa.
Foot Locker (-5%): declassato da Goldman Sachs a ‘sell’ da ‘neutral’, dopo che la banca ha aver riscontrato un “notevole deterioramento del sentiment degli investitori nei confronti di diversi nomi della vendita al dettaglio a causa delle preoccupazioni sulla salute generale dei consumatori, con la ripresa dei pagamenti dei prestiti agli studenti e l'aumento dei prezzi del gas”.
VMWare (-7%): Pechino starebbe valutando la possibilità di bloccare l'acquisto della società di cloud computing da parte del chipmaker statunitense Broadcom per 69 miliardi di dollari.
Best Buy (+3%): Goldman Sachs ha aumentato la sua raccomandazione da ‘neutral’ a ‘buy’, ritenendo possibile un aumento domanda “attualmente non presa in considerazione nella valutazione” del titolo.
Lam Research (-5%): prevede per il trimestre in corso ricavi di 3,7 miliardi di dollari, oltre la stima media degli analisti di 3,65 miliardi (dati LSEG).
Raccomandazioni analisti
Netflix
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ancora a 500 dollari.
Nvidia
Morgan Stanley: ‘buy’ e target price ridotto da 630 USD a 600 dollari.
Moody’s
JPMorgan Chase: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito da 390 USD a 380 dollari.
Johnson & Johnson
UBS: ‘neutral’ e target price aumentato a 167 USD dai precedenti 165 dollari.
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