Tutti vogliono Nexi ma nessuno conferma

Nuove indiscrezioni di stampa allungano la lista dei possibili soggetti interessati all’acquisizione del gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo, sostenendo ancora una volta le azioni della società a Piazza Affari, mentre nei prossimi giorni verranno diffusi i risultati del trimestre.

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Nuova aspirante per Nexi

Si allunga ancora una volta la lista delle possibili pretendenti a Nexi, sempre secondo indiscrezioni circolate in queste ore, aggiungendosi a quanto diffuso dai media nelle scorse settimane.

I nomi diffusi in queste ore sono quelli del fondo pensione Canada Pension Plan e del private equity statunitense Francisco Partners, soggetti rispettivamente da 570 e 41,9 miliardi di dollari di attivi.

L’ipotesi dei due advisors, diffusa da MF, si aggiunge ai nomi del private equity inglese CVC, del canadese Brookfield e degli statunitensi di Blackstone e Silver Lake, già emersi in passato.

Sempre secondo MF, alcune banche d’affari come Goldman Sachs e Citi sarebbero in contatto con alcuni dei potenziali offerenti per predisporre il financing di un’eventuale operazione.

L’interesse sul titolo

Anche se questa girandola di nomi non ha ricevuto conferme ufficiali, ogni volta che uscivano fuori nuovi nomi di interessati al gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo il titolo Nexi attirava acquisti a Piazza Affari, scenario che si ripeteva questa mattina a Milano, spingendo così le azioni della società fino ad un massimo di 6,212 euro (+4%).

La forte attenzione sul titolo NEXI deriva anche dal calo delle sue valutazioni, visto il calo del 30% arrivato negli ultimi 12 mesi, sulle cui prestazioni hanno pesato ragioni legate sia al settore che particolari.

In particolare, hanno impattato sulle quotazioni anche i risultati di Adyen e il warning di Worldline, con quest’ultima che ha bruciato in una seduta il 60% della sua capitalizzazione di mercato.

Previsioni sulla trimestrale

Proprio Adyen è attesa alla prova dei numeri nella giornata di domani, mentre quelli di Nexi sono in programma per il 9 novembre.

Nell’attesa, gli analisti di WebSim Intermonte confermano il giudizio ‘interessante’ sul titolo Nexi, con target price di 8,1 euro, mentre da Equita Sim raccomandano ‘buy’ con prezzo obiettivo di 10 euro.

Da Equita prevedono una crescita del 5% dei ricavi LFL a 874 milioni (consenso 871 milioni) e del 6% per l’Ebitda a 487 milioni (consenso 491 milioni), con l’attesa di “un 2023 in linea con il minimo della guidance (ricavi LFL +7%, EBITDA +10% vs guidance ricavi >+7% e EBITDA >+10%)”.

Cambi nella governance

Ieri, intanto, Nexi ha comunicato che l’azionista AB Europe, nel contesto di una riorganizzazione infragruppo, ha trasferito il 50% della sua partecipazione a Neptune (BC) S.a.r.l. (in liquidazione).

Il totale della partecipazione nel capitale di NEXI di AB Europe era pari al 4% e, con questo trasferimento, il 2% del capitale di NEXI rimane in capo ad AB Europe e il restante 2% in capo a Neptune BC.

In ragione di tale trasferimento, Neptune BC ha aderito ai Patti Parasociali attualmente esistenti con gli altri maggiori azionisti di NEXI (Evergood H&F, Mercury, Poste Italiane, Eagle).

“Il trasferimento della quota è avvenuto nell'ottica di una riorganizzazione infragruppo dell'azionista AB Europe”, spiegano da WebSim. “Rimaniamo in attesa di capire se il trasferimento del 50% della quota detenuta in NEXI da parte di AB Europe a Neptune (BC) sia funzionale a facilitare una cessione della quota o parte di essa nel medio termine”, concludono dalla sim, ricordando che “tutti i vincoli di lock up sulle partecipazioni dei fondi PE in Nexi sono scaduti e quindi cedibili nel rispetto delle pattuizioni tra i soci”.

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