L’uragano petrolio protagonista a Wall Street

I prezzi del greggio USA e del Brent erano schizzati ai massimi dal 2022, spargendo preoccupazioni per il surriscaldamento ulteriore dell’inflazione che le banche centrali potrebbero affrontare nuovamente con politiche ancora più restrittive.
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Wall Street incerta
L’uragano petrolio continua a diffondere incertezze sui mercati azionari, aggravando le preoccupazioni sui tassi di interesse delle banche centrali a causa di un’inflazione ancora persistente all’orizzonte.
Con l’avvio delle contrattazioni a Wall Street alle porte, un leggero ritorno dei prezzi del petrolio intorno quota 93 dollari non era sufficiente a sostenere i future sui principali indici di New York, con i contratti sullo S&P500, quelli sul Dow Jones e quelli sul Nasdaq intorno la parità a circa un’ora dal suono della campanella.
Ripiega anche il biglietto verde dopo la corsa dei giorni precedenti e la coppia EUR/USD torna (+0,40%) 1,0545 e l’indice del dollaro scende a 106,33 (-0,30%).
Oggi, intanto, il dato sul PIL trimestrale negli USA mostra un incremento del 2,1% così come previsto e appena superiore al 2% precedente.
Diffuse anche le richieste iniziali di disoccupazione alla settimana terminata il 23 settembre, risultate 204 mila, meno delle 215 mila previste dagli analisti e di poco oltre le 201 mila del dato precedente.
Il balzo del petrolio
Il greggio WTI aveva toccato i 95 dollari al barile per la prima volta dall’agosto del 2022 e il Brent arrivava ad un picco di 97,69 dollari, ai massimi dal novembre dello stesso anno.
La potenziale trasmissione degli alti prezzi all’inflazione ha mantenuto il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni intorno al 4,6%, il più alto dal 2007.
“La combinazione tra l’esplosione dei prezzi del petrolio e l’aumento dei tassi, ovviamente non è positiva per i mercati azionari”, spiega Arnaud Girod, responsabile dell’economia e della strategia cross-asset presso Kepler.
Evergrande sospesa
I mercati cinesi si avviano zoppicando verso una lunga vacanza che inizierà venerdì, sosta che potrebbe essere gradita ai trader dopo settimane di cattive notizie nel settore immobiliare in difficoltà del paese.
Le azioni dell'emblema della crisi dell’immobiliare, China Evergrande, sono state sospese a Hong Kong dopo la notizia secondo cui il presidente Hui Ka Yan era sotto sorveglianza della polizia. Il titolo, che una volta valeva più di 30 dollari di Hong Kong, è ora vicino a 0,30 dollari di Hong Kong.
Gli investitori temono che una liquidazione danneggerebbe ulteriormente il mercato immobiliare in crisi, soffocando i timidi germogli verdi in altre parti dell’economia cinese.
“Lo stress del settore immobiliare cinese continuerà a porre rischi di credito intersettoriali nel breve termine", prevedono da Fitch Ratings, e “il modesto allentamento della politica governativa attuato fino ad oggi difficilmente porterà ad una brusca inversione di tendenza nel sentiment degli acquirenti di case”.
Notizie societarie e pre-market USA
Peloton (+13%): stretto un accordo con Lululemon Athletica Inc. per sfruttare i prodotti e collaborare sull'abbigliamento.
Micron Technology (-5%): ha previsto una perdita maggiore di quanto previsto dagli analisti e un ritorno a un margine lordo positivo nella seconda metà dell'anno fiscale 2024, in ritardo rispetto alle aspettative di Wall Street per il primo semestre.
GameStop (+6%): nominato Ryan Cohen quale amministratore delegato e presidente, dando al miliardario investitore attivista più potere per guidare il rilancio del rivenditore di videogiochi.
Jefferies Financial Group (-3%): utile del terzo trimestre inferiore alle attese, a causa della persistente incertezza economica che ha tenuto sotto controllo le transazioni e prevede circa 360 amministratori delegati nel suo franchise di investment banking all'inizio del 2024, rispetto ai 299 con cui ha iniziato quest'anno.
Workday (-9%): ridotte le previsioni di crescita dei ricavi per i prossimi tre anni in occasione dell'analyst day del 2023 e ora vede un aumento degli abbonamenti tra il 17% e il 19%, a causa delle cattive condizioni macroeconomiche.
Gritstone bio (+35%): ieri ha ottenuto un contratto da 433 milioni di dollari da parte del governo statunitense per condurre uno studio di fase intermedia sul suo candidato vaccino Covid-19 a base di mRNA.
BrainStorm Cell Therapeutics (-53%): i consulenti della FDA statunitense hanno votato contro la terapia NurOwn per la lotta ad una malattia neurodegenerativa chiamata sclerosi laterale amiotrofica, in quanto non ha dimostrato sufficienti prove di efficacia.
Carmax (-9%): utili netti del secondo trimestre scesi a 118,6 milioni di dollari o 75 centesimi di dollaro al giorno, rispetto ai 125,9 milioni di dollari o 79 centesimi di dollaro al giorno di un anno fa.
Raccomandazioni analisti
Apple
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo invariato a 190 dollari.
Meta
Guggenheim: ‘buy’ e target price incrementato da 375 USD a 380 dollari.
Edison International
Barclays: ‘neutral’ e target price aumentato da 68 USD a 70 dollari.
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