Wall Street in pausa, prosegue il crollo dell’oro

Il rally di ieri era dovuto al miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre ora l’attenzione torna verso le decisioni della Federal Reserve e le trimestrali delle grandi società tecnologiche statunitensi.
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Wall Street oggi
Borsa di New York in pausa questa mattina dopo il rally di ieri dovuto all’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre l’attenzione si sposta verso la Fed e le trimestrali di alcune big tech USA.
I contratti sui principali indici di Wall Street (S&P500, Dow Jones e Nasdaq) scambiano intorno la parità quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni (ore 14:30 italiane), mentre il dollaro scende leggermente nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD sale a 1,1657. Debole anche il Bitcoin (-0,70%), a 114.500 dollari.
Nei mercati delle materie prime, i prezzi del petrolio hanno registrato un calo in seguito a una indiscrezione della Reuters secondo cui otto paesi Opec+ sono propensi a un ulteriore modesto aumento della produzione di petrolio per dicembre, in occasione della riunione di domenica, mentre l'Arabia Saudita si sta impegnando per riconquistare quote di mercato.
Sia il Brent che il greggio WTI cedono oltre l’1%, scambiando rispettivamente a 64 e 60 dollari al petrolio.
Nel frattempo, l'oro è sceso sotto i 4 mila dollari l'oncia, con un calo di quasi il 10% in sei sessioni.
"C'è una ragione fondamentale per cui l'oro era salito ed è principalmente la domanda delle banche centrali", ha affermato George Lagarias, capo economista di Forvis Mazars. "Quello che stiamo vedendo è una correzione molto naturale e, oserei dire, gradita. Il mercato deve raffreddarsi e procedere a un ritmo più naturale", ha aggiunto l’esperto.
Vigilia Fed
Oggi inizia la due giorni di riunione della Fed e un taglio dei tassi di un quarto di punto è considerato un fatto compiuto, con l'attenzione rivolta alla conferma da parte della Fed della validità dei prezzi di mercato per un allentamento a dicembre.
"È scontato che assisteremo a un taglio dei tassi", ha dichiarato George Lagarias di Forvis Mazars, che aggiunge: "Le domande che mi pongo sono: la Fed segnalerà le sue intenzioni per dicembre e assisteremo a un ulteriore dissenso verso tassi più bassi, a parte Stephen Miran?".
Ci sono anche alcune aspettative che la Fed porrà fine alla riduzione del suo bilancio, altrimenti nota come quantitative easing.
Le trimestrali
Domani inizia anche la due giorni di trimestrali che coinvolgeranno cinque delle ‘Magnifiche Sette’, ovvero Microsoft (mercoledì), Alphabet (mercoledì), Meta (mercoledì), Amazon (giovedì) e Apple (giovedì).
Fino a questo momento, quasi il 70% dei membri dell'S&P 500 ha riportato nel terzo trimestre un fatturato superiore alle stime.
"Sebbene sui mercati azionari emergano segnali di instabilità, consideriamo questo un comportamento di fine ciclo piuttosto che un segnale di una recessione imminente, poiché i fondamentali aziendali sono ancora solidi", spiega Patrick Brenner, Chief Investment Officer multi-asset di Schroder Investment Management. "Manteniamo la nostra posizione lunga in azioni" poiché "gli utili aziendali rimangono favorevoli", ha aggiunto.
"Con la Fed sulla buona strada per tagliare i tassi, l'estensione della corsa sembrerebbe dipendere dalla pubblicazione di utili di alto profilo di questa settimana", prevede Chris Larkin di E*Trade di Morgan Stanley.
Notizie societarie e pre market USA
Amazon (+0,80%): ha annunciato il taglio di circa 14 mila posti di lavoro, cifra inferiore ai 30 mila indicati ieri da indiscrezioni dell’agenzia Reuters.
PayPal (+14%): ha firmato un accordo con OpenAI per integrare il suo portafoglio di pagamenti all'interno di ChatGPT.
Vf Corp (+2%): ricavi del secondo trimestre per 2,80 miliardi di dollari, superiori alle stime del mercato di 2,74 miliardi (dati LSEG).
UPS (+18%): prevede per il quarto trimestre 2025 ricavi a circa 24 miliardi di dollari, oltre le previsioni di Wall Street di 23,83 miliardi (dati LSEG).
Skyworks Solutions (-2%): ha avuto colloqui per l'acquisto della rivale Qorvo, secondo il media Information.
Cameco (+13%): ha firmato una partnership con il governo statunitense insieme a Brookfield Asset Management per costruire nuovi reattori nucleari per un valore di almeno 80 miliardi di dollari in tutto il Paese.
Raccomandazioni analisti
Amazon
UBS: buy e prezzo obiettivo alzato da 271 a 279 dollari.
Alphabet
JP Morgan: buy e target price incrementato da 260 a 300 dollari.
KeyBanc Capital Markets: buy e prezzo obiettivo aumentato da 265 a 300 dollari.
JP Morgan
Goldman Sachs: buy e target price ridotto da 366 a 355 dollari.
Citigroup
Goldman Sachs: buy e prezzo obiettivo diminuito da 118 a 114 dollari.
Morgan Stanley
Goldman Sachs: neutral e target price tagliato da 177 a 173 dollari.
Bank of America
Goldman Sachs: buy e prezzo obiettivo calato da 60 a 58 dollari.
Wells Fargo Securities: buy e target price alzato da 60 a 62 dollari.
Intel
Citic Securities: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 25 a 38,90 dollari.
Fubon Securities: neutral e target price incrementato da 24 a 38 dollari.
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