Wall Street incerta, Bitcoin e oro sempre protagonisti
Chiusasi positivamente la scorsa settimana, oggi i future sui principali indici di New York scambiano in rosso e la principale delle criptovalute si prende la scena mentre l’oro resiste vicino ai suoi massimi storici.
Wall Street sotto la parità
Wall Street sembra destinata ad un’apertura sotto la parità quando inizia una settimana che sarà caratterizzata dal rapporto sul lavoro negli Stati Uniti.
La borsa di New York aveva iniziato dicembre in maniera positiva, estendendo i guadagni del mese precedente, guidati da utili robusti e dalle aspettative che la Fed avesse terminato la sua campagna di rialzi dei tassi.
Oggi i future sul Nasdaq cede lo 0,40% quando manca meno di un’ora dal suono della campanella, con i contratti sullo S&P500 che seguono a -0,30% e quelli sul Dow Jones in calo dello 0,20%.
Salgono i rendimenti dei Titoli di Stato USA: biennale (+1%) al 4,617% e decennale (+0,80%) al 4,257%.
Accelera il Bitcoin e si avvicina a quota 42 dollari sempre sostenuto dalla possibilità dell’approvazione dell’ETF sulla principale delle criptovalute.
Dati macro
Venerdì sarà pubblicato il rapporto sul lavoro di novembre, che dovrà essere sufficientemente solido da supportare lo scenario di atterraggio morbido dell'economia, ma non così forte da minacciare la possibilità di un allentamento. Le previsioni degli analisti vedono il numero delle buste paga non agricole in aumento di 180.000 unità, mantenendo la disoccupazione stabile al 3,9%.
“La crescita dei salari è ancora al di sopra dell'obiettivo della Fed, ha affermato Bruno Schneller, amministratore delegato di INVICO Asset Management, e “se i prossimi dati fossero in linea con le aspettative, ciò potrebbe significare la fine del rialzo dei tassi quest’anno e il passaggio ai tagli nel 2024”.
Le parole di Powell
Venerdì scorso Powell ha avvisato che i tassi di interesse potrebbero anche salire, ma questa parte del suo discorso è stata del tutto ignorata.
Ben più valorizzato il passaggio relativo alle condizioni finanziarie: Powell ha precisato che siamo ben al di là del territorio restrittivo, in quanto precedentemente aveva parlato “semplicemente” di condizioni restrittive. L'inserimento del “ben aldilà” è bastato a spingere il mercato a mettere in conto un taglio tassi a marzo a quasi il 70%, da meno del 50% del giorno prima.
Previsioni sui tassi
Tuttavia, alcuni analisti hanno avvertito che i mercati sono stati troppo rapidi nel scontare tassi di interesse più bassi.
“Non siamo ancora nella fase dei tagli rapidi o aggressivi. L'inflazione è in calo, ma il percorso verso il 2% è ancora lungo”, sottolinea in una nota Mohit Kumar, capo economista europeo di Jefferies.
I tagli, però, potrebbero arrivare già a metà anno, “a partire da giugno, e la Fed potrebbe ridurre i tassi di 25 punti base a trimestre fino a raggiungere un tasso terminale del 3% nel 2026”, prevede l'economista di BofA Claudio Irigoyen, e i rendimenti dei titoli del Tesoro a due e dieci anni potrebbero scendere del 4% e del 4,25% a fine 2024, terminando l'inversione della curva dei rendimenti”.
L’approccio cauto di Powell “sembra indicare per la prossima riunione del 12-13 dicembre, tassi di interesse fermi ai massimi da 22 anni in una forchetta fra il 5,25% e il 5,5%”, scrivono da WebSim Intermonte.
Oro sempre protagonista
L’oro resta intorno quota 20.090 dollari l’oncia dopo aver toccato questa mattina il suo record storico di 2.135 dollari, prima di correggere, violando così il suo precedente massimo di 2.075 risalente al 2020, mentre il +14,50% accumulato nel 2023 ne fa sicuramente una delle commodity più remunerative dell'anno.
Il prezzo del metallo giallo trova sostegno dalle ultime dichiarazioni dei banchieri e dal forte rallentamento dell’inflazione, elementi che suggeriscono una possibile svolta nelle politiche monetarie degli istituti centrali.
Gli investitori scommettono che la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse già nel marzo 2024, anche se i funzionari della banca centrale sono rimasti cauti, e per Goldman Sachs il primo taglio della BCE potrebbe arrivare già in primavera.
Notizie societarie e pre-market USA
Spotify (+2%): terzo round di licenziamenti del 2023 annunciato oggi con la riduzione del 17% del suo organico totale, dopo aver licenziato il 6% del personale a gennaio e il 2% a maggio.
Uber Technologies (+5%): entrerà a far parte dell'indice S&P 500 insieme a Builders FirstSource (+2%) con effetto prima dell'apertura delle contrattazioni il 18 dicembre.
Virgin Galactic Holdings (-12%): il miliardario britannico Richard Branson ha escluso di “mettere altri soldi nella società di viaggi spaziali in perdita”, riporta il Financial Times.
Hawaiian Holdings (+180%): verrà acquisita da Alaska Airlines per 1,9 miliardi di dollari, inclusi 900 milioni di dollari di debito netto ad un prezzo di 18 dollari per azione in contanti, un premio di quasi 4 volte rispetto all'ultimo prezzo di chiusura (4,86 dollari).
Absci (+10%): ha siglato un accordo del valore massimo di 247 milioni di dollari con AstraZeneca per la progettazione di un anticorpo contro il cancro con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale.
Coinbase Global (+10%): rally per il Bitcoin ai massimi degli ultimi 19 mesi oltre i 40 mila dollari grazie all'attesa per l'imminente approvazione degli ETF sulla principale delle criptovalute e all'ottimismo per il taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
Raccomandazioni analisti
Accesso come utente registrato
La lettura di questo paragrafo è consentita solo agli utenti registrati
Inserisci il tuo indirizzo email e controlla la tua casella di posta!
Riceverai un'email con un codice di accesso.
Idea di investimento
12%
1% - €10,00
si
60%
CH1325429418
Leonteq
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!