Wall Street poco mossa, focus ancora sui dazi

Wall Street poco mossa, focus ancora sui dazi

Gli indici della Borsa di New York ieri hanno chiuso positivi vicini a nuovi record nonostante le mosse di Donald Trump sulla politica commerciale e oggi Wall Street sembra destinata ad aprire intorno la parità.

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Wall Street oggi

Guerra commerciale sempre protagonista sui mercati anche se Wall Street sembra tirare dritta incurante delle incertezze provocate dalle mosse del Presidente degli Stati Uniti.

Dopo i guadagni di ieri, i future sui principali indici (S&P500, Dow Jones e Nasdaq) della Borsa di New York scambiano intorno la parità quando manca meno di un’ora al suono della campanella di Wall Street.

Il dollaro resta stabile nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD rimane sopra quota 1,17, mentre l’oro sale leggermente e scambia a 3.328 dollari l’oncia (future) e il Bitcoin supera quota 111 mila dollari.

Fermi i prezzi del petrolio: il Brent scambia a quota 70 dollari e il greggio WTI non si muove dai 68 dollari al barile.

Dal fronte macro, oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 5 di luglio, risultate 227 mila, inferiori alle 236 mila attese e al dato precedente (232 mila).

Le trattative commerciali

Le trattative sul commercio continuano ad essere al centro dell’attenzione dei mercati. Ieri Donald Trump ha pubblicato sul social Truth alcune lettere in cui ha illustrato i livelli di dazi per sette Paesi che entreranno in vigore dal 1° agosto. Il tycoon ha dichiarato che imporrà dazi del 30% su Algeria, Iraq e Libia. La Moldova e il Brunei saranno soggetti a dazi del 25%, le Filippine del 20%, lo Sri Lanka del 30%. Inoltre, ha minacciato di colpire pesantemente il Brasile. Confermati i dazi del 50% sul rame per motivi di sicurezza nazionale.

In totale, Trump ha inviato questa settimana 22 lettere ai capi di Stato, ciascuna con una formula simile, che stabilisce le aliquote tariffarie che, a suo dire, saranno applicate alle importazioni a partire dal primo giorno del mese prossimo.

Tuttavia, l'attenzione del mercato rimane focalizzata su potenziali accordi commerciali con i principali partner statunitensi, tra cui Unione europea, India e Canada, tra gli altri. Sebbene Trump abbia affermato che un patto con l'India sia vicino, le probabilità si sono ridotte dopo aver avvertito di un ulteriore dazio del 10% sui membri dei BRICS.

Il rally può continuare?

Nonostante le incertezze sui dazi, il rally di Wall Street è proseguito tra i segnali di forza dell’economia statunitense emersi dagli ultimi dati macro, la fiducia nella prossima stagione degli utili e l’ottimismo per l’intelligenza artificiale. L’indice S&P 500 si aggira intorno ai 6.300 punti e tenta nuovi record e il Dow Jones è a solo l’1,4% dal riconquistare il massimo storico del 4 dicembre scorso.

"La sensibilità del mercato ai dazi è diminuita", secondo Marija Veitmane, senior multi-asset strategist di State Street Global Markets. "Il principale motore dei rendimenti azionari per noi è stato e rimane l'utile delle società, in particolare nel settore IT, e in questo caso l'incertezza politica e commerciale non ha causato troppi danni", ha aggiunto.

La prossima settimana entrerà nel vivo la stagione degli utili e il settore tecnologico sarà particolarmente sotto esame mentre Nvidia ieri aveva superato i 4 mila miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Gli analisti prevedono che gli utili del secondo trimestre per i Magnifici 7 aumenteranno del 14%, rispetto a un modesto aumento del 2,8% previsto per l'S&P 500, secondo i dati raccolti da Bloomberg Intelligence.

Sebbene i mercati azionari rimangano ottimisti sulle prospettive economiche statunitensi, gli analisti di Goldman Sachs hanno messo in guardia dal propendere eccessivamente per i titoli difensivi o ciclici. "Il mercato azionario sembra scontare una prospettiva ottimistica per l'economia statunitense, ma riteniamo che vi siano rischi in entrambe le direzioni e che gli investitori non dovrebbero adottare un approccio ciclico o difensivo", consigliano alcuni esperti della banca, tra cui Ryan Hammond.

Notizie societarie e pre market USA

WK Kellogg's (+53%): potrebbe essere acquistata dal gruppo Ferrero per 3 miliardi di dollari, secondo quanto riferito dall’agenzia Reuters.

Delta Air Lines (+9%): EPS nel secondo trimestre per 2,1 dollari per azione, superiore alle stime degli analisti di 2,06 dollari (dati LSEG).

Freeport-McMoRan (+3%): Trump ha annunciato una nuova tariffa del 50% sul rame che scatterà il 1° agosto.

Soleno Therapeutics (-6%): ha presentato una proposta di offerta azionaria da 200 milioni di dollari i cui proventi saranno utilizzati per finanziare la commercializzazione del farmaco per malattie rare Vykat XR e per finanziare le attività di sviluppo normativo e di mercato nell'Unione europea.

MP Materials (+46%): ha avviato una partnership pubblico-privata con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) per accelerare la creazione di una catena di approvvigionamento di magneti di terre rare a livello nazionale e ridurre la dipendenza dall'estero.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

Piper Sandler: buy e prezzo obiettivo aumentato da 475 a 600 dollari.

JP Morgan

Daiwa Securities: buy e target price incrementato da 266 a 303 dollari.

Bank of America

Daiwa Securities: buy e prezzo obiettivo alzato da 45 a 54 dollari.

Netflix

Morgan Stanley: buy e target price salito da 1.200 a 1.450 dollari.

KeyBanc Capital Markets: buy e prezzo obiettivo aumentato da 1.070 a 1.390 dollari.

PepsiCo

JP Morgan Chase: neutral e target price tagliato da 150 a 139 dollari.

Oracle

Piper Sandler: da neutral a buy e prezzo obiettivo incrementato da 190 a 270 dollari.

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