Wall Street prova a mantenere i record di ieri

Resta la volatilità alla Borsa di New York con i timori sui dazi ridotti grazie ai primi risultati trimestrali delle grandi società quotate.
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Wall Street oggi
Dopo il doppio record storico del Nasdaq e dell’S&P500, arrivato a seguito dei solidi dati economici statunitensi e agli utili societari di questa settimana che per il momento hanno attenuato i timori relative ai dazi, oggi Wall Street sembrerebbe voler aprire intorno la parità.
I future sui principali indici della Borsa di New York (S&P500, Dow Jones e Nasdaq) restano fermi, mentre il dollaro scende nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD torna a 1,1645. Il Bitcoin abbandona i 120 mila dollari toccati nel corso della mattinata e si mantiene stabile.
Dal fronte delle materie prime, l’oro guadagna mezzo punto percentuale e si porta a 3.362 dollari l’oncia (future), mentre i prezzi del petrolio aggiungono l’1%: Brent oltre i 70 dollari e greggio WTI a 68,38 dollari al barile.
Rimane la volatilità
Sui mercati finanziari permane la volatilità, anche se Donald Trump ha messo a tacere le voci su una sostituzione anticipata del governatore della Federal Reserve, Jerome Powell. Resta l’attesa per la data del 1° agosto quando, in mancanza di accordi, scatteranno le tariffe dell’amministrazione Usa (30% per l’Europa). Al momento, tuttavia, i negoziati stanno procedendo molto a rilento, con l’Unione europea alla ricerca di una posizione comune e orientata a limitare i danni.
Secondo Sylvain Broyer, Chief Economist EMEA di S&P Global Ratings, "i dazi dell’UE sui beni statunitensi avrebbero un impatto modesto sull’inflazione europea – probabilmente solo di pochi decimi di punto percentuale – e difficilmente influenzerebbero in modo significativo l’attività economica complessiva. Il rischio maggiore potrebbe derivare da interruzioni nelle catene di approvvigionamento. Dove l’Europa potrebbe davvero risentirne è nei servizi: l’UE dipende fortemente dai servizi statunitensi, in particolare nei settori della tecnologia, dei pagamenti e della consulenza”.
La stagione delle trimestrali
I primi risultati della stagione delle trimestrali di Wall Street mostrano che gli utili dell'indice S&P 500 sono sulla buona strada per un aumento del 3,2% nel secondo trimestre, leggermente al di sopra delle aspettative pre-stagionali del 2,8%, secondo i dati raccolti da Bloomberg Intelligence. Le 36 società dell'S&P 500 che hanno già comunicato i risultati hanno superato le aspettative di Wall Street, in più dell'80% dei casi, secondo i dati di LSEG.
"Tutto ciò contribuisce a rafforzare la prospettiva rialzista per le azioni, con questo solido slancio economico di fondo che probabilmente manterrà una solida crescita degli utili", ha affermato Michael Brown, senior research strategist di Pepperstone.
Dopo la trimestrale di Netflix diffusa ieri a mercato chiuso, oggi era il turno di American Express e 3M, tra le tante. Il gigante dello streaming ha superato le aspettative su tutti i parametri chiave e ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l'intero anno, sia per quanto riguarda i ricavi che i margini di profitto. Nonostante questo, le azioni Netflix scambiano ancora in negativo (-1,60%) nel pre market USA di oggi, indebolite da una guidance che ha deluso le attese nonostante il rialzo.
Gli analisti di Bank of America avvertono che potrebbe formarsi una bolla nel mercato azionario statunitense, e il segnale più chiaro si avrà se le azioni continueranno a salire nonostante le crescenti aspettative di inflazione e i nuovi massimi dei rendimenti obbligazionari.
Per Mohit Kumar, responsabile della strategia europea di Jefferies International, è probabile che gli asset rischiosi rimangano ben sostenuti fino al mese prossimo, quando i dati sull'occupazione negli Stati Uniti potrebbero iniziare a mostrare una certa debolezza. "Rimaniamo ottimisti sugli asset rischiosi nelle prossime settimane, anche se abbiamo ritirato alcune posizioni", ha osservato Kumar, prevedendo che "i dati inizieranno a cambiare ad agosto".
Notizie societarie e pre market USA
Chevron (+3%): procederà con l'acquisizione da 53 miliardi di dollari di Hess, dopo aver vinto una storica battaglia legale contro la concorrente Exxon Mobil per ottenere l'accesso alla più grande scoperta di petrolio degli ultimi decenni.
American Express (+2%): ricavi totali aumentati del 9% a 17,9 miliardi di dollari, superando i 17,7 miliardi di dollari attesi dagli analisti (dati LSEG).
Sarepta Therapeutics (-16%): un paziente coinvolto in uno studio in fase iniziale di una delle sue terapie geniche è deceduto a causa di un'insufficienza epatica acuta, secondo quanto riportato da Bloomberg. K+S (+3%): la sua concorrente Gruppo BHP ha segnalato un ritardo nel suo progetto chiave di potassio Jansen in Canada.
Interactive Brokers Group (+4%): ricavi del secondo trimestre aumentati del 20%, battendo le aspettative degli analisti.
Truist (+2%): ha registrato un utile di 1,18 miliardi di dollari o 90 centesimi per azione nel secondo trimestre, superiore agli 830 milioni di dollari o 62 centesimi per azione dello stesso periodo dell'anno precedente.
3M (+3%): prevede ora un utile rettificato per il 2025 compreso tra 7,75 e 8 dollari per azione, superiore ai 7,60-7,90 dollari previsti in precedenza.
Raccomandazioni USA
Microsoft
Deutsche Bank Securities: buy e target price alzato da 500 a 550 dollari.
Netflix
Jefferies: buy e prezzo obiettivo aumentato da 1.400 a 1.500 dollari.
UBS: buy e target price incrementato da 1.450 a 1.495 dollari.
US Bancorp
Stephens: buy e prezzo obiettivo alzato da 43 a 49 dollari.
Super Micro Computer
JP Morgan Chase: neutral e target price salito da 35 a 46 dollari.
Johnson & Johnson
UBS: buy e prezzo obiettivo aumentato da 190 a 180 dollari.
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