Wall Street rallenta dopo l’entusiasmo sui dazi

Wall Street rallenta dopo l’entusiasmo sui dazi

La seduta potrebbe aprirsi con nuovi massimi storici per gli indici della Borsa di New York, anche se resta l’incertezza in una settimana ricca di eventi come le trimestrali delle big tech.

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Wall Street oggi ottimista

"L'ottimismo sull'accordo tra Stati Uniti e Unione europea ha aumentato la propensione al rischio dei mercati finanziari. I future indicano nuovi massimi storici per i mercati azionari statunitensi", spiega Elias Haddad, senior markets strategist di Brown Brothers Harriman.

Sulla spinta dell’accordo, infatti, i contratti sul Nasdaq guadagnano lo 0,30% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni della Borsa di New York, anche se la crescita si è ridotta rispetto a quella della mattina, mentre scambiano di poco sopra la parità quelli sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones.

Balzo del dollaro USA nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scivola (-0,70%) a 1,1656, mentre il Bitcoin supera quota 119 dollari.

Per quanto riguarda le materie prime, l’oro resta stabile a 3.390 dollari l’oncia (future), il Brent sale a 68,80 dollari e il greggio WTI scambia a 66,30 dollari al barile.

Accordo sui dazi

A Turnberry, in Scozia, Donald Trump e Ursula Von der Leyen trovano l’accordo sulle tariffe. Un’intesa “imponente” secondo il presidente degli Stati Uniti. L’intesa prevede una tariffa base del 15% sulle importazioni di merci dall’Europa, con esenzione per settori strategici, tra i quali aeromobili e avionica, alcuni prodotti agricoli, chimici, farmaceutici e apparecchiature per semiconduttori, risorse naturali e materie prime essenziali.

Inoltre, sono previsti investimenti europei negli Usa per 600 miliardi di dollari. Evitati i dazi al 30% che sarebbero scattati venerdì (ma su alluminio e acciaio rimangono al 50%), l’Europa tira un sospiro di sollievo e gli investitori possono cancellare dalla lavagna uno degli ostacoli che più creava incertezza.

Buone indicazioni arrivano anche dal fronte Stati Uniti-Cina. I due giganti economici dovrebbero estendere di 90 giorni la tregua sui dazi durante i colloqui a Stoccolma, mentre Trump ha dichiarato che l’accordo con la Repubblica Popolare “è molto vicino”.

Meno incertezza

“Su queste informazioni i mercati finanziari potranno iniziare a costruire le posizioni in una settimana ricca di appuntamenti, con la diffusione delle prime rilevazioni sul Pil del secondo trimestre, la riunione della Federal Reserve e le trimestrali dei principali big tecnologici statunitensi”, scrivono gli analisti di UniCredit.

"Questo accordo elimina ogni incertezza che si era riflessa nei movimenti positivi del mercato questa mattina", ha scritto in una nota Michael Browne, stratega degli investimenti globali del Franklin Templeton Institute. "Ora dovremo vedere cosa significheranno i dazi per le aziende e come verranno assorbiti, ma la situazione varierà a seconda del settore", ha aggiunto.

Anche se i timori di una guerra commerciale dannosa si stanno attenuando, l'ottimismo è attenuato dai rischi derivanti dal rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, dalle riunioni della Federal Reserve e della Banca del Giappone e dagli utili delle società a grande capitalizzazione di questa settimana. I primi guadagni delle case automobilistiche europee si sono attenuati e l'euro è scivolato ai minimi della settimana contro il dollaro,

Le trimestrali delle big tech

Questa settimana l’attenzione sarà rivolta a quattro dei Magnifici Sette che diffonderanno i dati sulle trimestrali: ovvero Meta (mercoledì), Microsoft (mercoledì), Apple (giovedì) e Amazon (giovedì). Fino a questo momento, i solidi utili aziendali hanno rafforzato la fiducia degli investitori nelle azioni statunitensi, con le aziende che si avviano a raggiungere la quota di utili più alta dal secondo trimestre del 2021. Oltre l'80% delle aziende dell'indice S&P 500 ha superato le stime di profitto, secondo i dati raccolti da Bloomberg Intelligence.

A incidere sui rialzi sono stati i progressi negli accordi commerciali, i dati economici positivi e la resilienza aziendale che hanno compensato i timori di un surriscaldamento delle azioni.

La scorsa settimana Alphabet ha sorpreso Wall Street con un'audace spesa di capitale, rilanciando l'ottimismo sull'AI, anche se Tesla ha gettato un'ombra avvertendo che si prospettano tempi duri (link) a causa della riduzione delle sovvenzioni per i veicoli elettrici.

Notizie societarie e pre market USA

Tesla (+1%): Elon Musk ha annunciato la firma di accordo da 16,5 miliardi di dollari per rifornirsi di chip da Samsung Electronics.

Revvity (-7%): previsioni di utile per azione (EPS) annuo di 4,85-4,95 dollari, ridotte dai precedenti 4,90-5 dollari.

CenterPoint Energy (-3%): annunciata l'offerta di 900 milioni di dollari di obbligazioni convertibili con scadenza 2028 in un collocamento privato.

Celcuity (+112%): il suo farmaco sperimentale, gedatolisib, combinato con Ibrance di Pfizer e Faslodex di AstraZeneca, ha ritardato la progressione del cancro al seno avanzato di oltre sette mesi, rispetto al solo Faslodex, in uno studio in fase avanzata.

Raccomandazioni analisti

Tesla

JP Morgan: sell e prezzo obiettivo confermato a 115 dollari.

Jefferies: neutral e target price sempre a 300 dollari.

Stifel Nicolaus: buy e prezzo obiettivo tagliato da 450 a 440 dollari.

Amazon

UBS: buy e target price incrementato da 249 a 271 dollari.

Alphabet

JP Morgan: buy e prezzo obiettivo ribadito a 232 dollari.

Nike

JP Morgan: da neutral a buy e target price aumentato da 64 a 93 dollari.

McDonalds

UBS: buy e prezzo obiettivo ancora a 350 dollari.

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