Wall Street sostenuta dalle trimestrali delle banche
Oggi erano attesi i risultati di alcune big bank statunitensi che si uniscono a quelli di altre società statunitensi, mentre oggi si attendono le parole di Jerome Powell per avere qualche possibile indizio sulle prossime scelte della Federal Reserve.
Wall Street poco mossa
Borsa di New York ben intonata dopo il sell-off di ieri innescato dai timori di un taglio dei tassi sempre più lontano nel tempo. Dopo una mattinata (italiana) passata intorno la parità, i future sul Dow Jones indicano il cammino grazie ai robusti risultati di UnitedHealth e di alcune big bank, guadagnando lo 0,60%. Seguono a distanza i contratti sul Dow Jones (+0,30%) e quelli sul Nasdaq (+0,20%).
L’oro torna vicino a quota 2.400 dollari l’oncia dopo che nel corso della mattinata aveva aggiornato per l’ennesima volta il suo record storico a 2.408 dollari.
Bitcoin in difficoltà nonostante ‘l’aria da halving’ che si respira e scende a 63 mila dollari, frenando del 4%.
Le trimestrali delle big bank
Oggi erano attese diverse trimestrali del settore bancario statunitense, tra cui quelle di Bank of America e Morgan Stanley.
BofA ha terminato i primi tre mesi del 2024 con un calo dei profitti ma il dato adjusted ha superato le previsioni, mentre i ricavi sono scesi meno delle attese grazie all’aumento delle commissioni dell’asset management, del trading e dell’investment banking. L’utile di 6,7 miliardi di dollari (0,76 dollari per azione) è calato del 18,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quello adjusted di 0,83 dollari ha superato gli 0,76 attesi.
Aumentati gli accantonamenti contro perdite legate al credito, passate da 1,1 miliardi del trimestre precedente alle attuali 1,3 miliardi.
Bank of America “è nella posizione di continuare a mantenere la posizione di leader di mercato, grazie al perdurare di forti guadagni e di una solida gestione delle spese”, ha detto il Ceo Brian Moynihan.
Passando a Morgan Stanley (+2% nel pre-market), gli utili hanno superato le attese grazie alla ripresa dell’attività di investment banking dopo due anni di difficoltà. I ricavi sono saliti a 15,14 miliardi di dollari rispetto ai 14,5 miliardi dell’anno precedente.
Attesa anche Bank of New York Mellon che ha superato le aspettative di Wall Street con un incremento degli utili del 5%, grazie all'aumento del valore degli asset che ha incrementato le commissioni per i servizi di investimento, più che compensando i minori introiti da interessi per la più grande banca depositaria del mondo.
Sguardo alla Fed
Il calendario economico non prevede oggi importanti dati macro ma nel corso della giornata si attenderanno le dichiarazioni di alcuni membri della Fed, tra cui lo stesso Presidente Jerome Powell (ore 19:15 italiane) e il suo vice Philip Jefferson (ore 15), a cui si aggiungerà John Williams (ore 18:30), presidente della filiale di New York.
Ieri la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, si è mostrata ‘hawkish’, affermando che con l’economia e il mercato del lavoro forti e l’inflazione ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed, non c’è “alcuna urgenza” di tagliare i tassi di interesse degli Stati Uniti.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, i trader vedono una probabilità del 48% circa che la Fed avvii il suo ciclo di allentamento a luglio.
Proprio la riduzione delle previsioni di un taglio dei tassi per quest’anno aveva contributo al sell-off di ieri, con le scommesse che ora indicano solo 43 punti base di allentamento atteso (dati LSEG), in calo dai 150 pb mostrati a inizio anno.
Notizie societarie e pre-market USA
Microsoft (+0,20%): investirà 1,5 miliardi di dollari per avere una quota di minoranza del gruppo di intelligenza artificiale G42 di Abu Dhabi.
Johnson & Johnson (-0,60%): utile netto di 5,35 miliardi di dollari nel primo trimestre 2024, in miglioramento rispetto alla perdita di 491 milioni di un anno fa. L'utile per azione (EPS) è aumentato a 2,20 dollari e l'EPS rettificato è cresciuto a 2,71 dollari, o al 12,4% (rispetto alle stime degli analisti di 2,64 dollari, secondo i dati LSEG).
Intel (+0,60%): produrrà due chip di AI con capacità ridotte per restare nel mercato cinese, rispettando così i controlli e le sanzioni sulle esportazioni statunitensi.
Trump Media & Technology Group (-1%): ha annunciato la pianificazione del lancio di una piattaforma di streaming televisivo in più fasi. Ieri il titolo aveva ceduto il 18% dopo che la società aveva dichiarato che potrebbe vendere milioni di azioni nei prossimi mesi, compresa l'intera partecipazione dell'ex presidente.
Bank of America (-0,50%): primo trimestre con un utile netto di 6,7 miliardi di dollari, ovvero 0,76 dollari per azione, inferiore a 8,2 miliardi di dollari, o 0,94 dollari per azione nel primo trimestre 2023.
Morgan Stanley (+2%): utile netto di 3,4 miliardi di dollari, o 2,02 dollari per azione, oltre i 3 miliardi, o 1,70 dollari, dell’anno precedente.
Bank of New York Mellon (+2%): utile netto rettificato del trimestre di 1,29 dollari per azione e ricavi aumentati del 3%, raggiungendo i 4,53 miliardi di dollari, il maggior ricavo trimestrale ottenuto su base operativa continua. Secondo i dati LSEG, Wall Street si aspettava un utile per azione rettificato di 1,19 dollari su un ricavi di 4,39 miliardi di dollari.
Live Nation Entertainment (-7%): il Wall Street Journal riferisce di un'indagine del Dipartimento di Giustizia in arrivo il mese prossimo a carico della controllante di Ticketmaster.
UnitedHealth (+6%): utile annuo di 7,16 dollari per azione nel primo trimestre, escludendo 25 centesimi dovuti alle interruzioni dell'attività causate dall'hack, superiori alla stima degli analisti di 6,61 dollari.
Raccomandazioni analisti
JP Morgan
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 226 USD a 219 dollari.
NIKE
Bernstein: ‘buy’ e target price fermo a 120 dollari.
Spotify Technology
Raymond James: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 260 USD a 320 dollari.
Robinhood Markets
Goldman Sachs: ‘neutral’ e target price aumentato da 18 USD a 20 dollari.
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