Eni, preoccupano le condizioni di mercato: rinviata l’IPO di Plenitude

La quotazione della controllata dedicata al settore elettrico doveva partire a metà luglio, ma la volatilità e l’incertezza sui mercati ha spinto Eni al rinvio dell’operazione.
IPO Plenitude rinviata
La tempesta in corso sui mercati spinge Eni a rinviare la quotazione in borsa di Plenitude, operazione annunciata nei mesi scorsi dalla società italiana e prevista per metà luglio.
Ieri sera un comunicato diffuso a mercati chiusi da Eni motivava la decisione con il deterioramento delle “condizioni di mercato”, arrivate dall’Intention to Float dello scorso 9 giugno.
In particolare, la “volatilità” e “l’incertezza” attualmente protagoniste sui mercati, spiegavano da Eni, richiedono “un’ulteriore fase di monitoraggio”.
La decisione è stata presa nonostante “le due società abbiano riscontrato da parte degli investitori un forte e diffuso interesse per Plenitude, nonché un significativo consenso sulla sua strategia”, aggiungeva la nota.
Eni e Plenitude, comunque, “continueranno a monitorare il mercato e a sviluppare la propria strategia di offerta di un’energia decarbonizzata a tutti i propri clienti, attraverso lo sviluppo degli investimenti nelle rinnovabili e nella mobilità elettrica”.
Ancora fiducia da Equita
Dopo la notizia del posticipo dell’IPO, gli analisti di Equita Sim confermano il rating ‘buy’ su Eni con target price di 18,5 euro, mentre oggi il titolo soffre in apertura (-0,70 a 11,348 euro) nonostante l’avvio positivo di Piazza Affari.
Se lo sviluppo della strategia di Plenitude è stato confermato, “difficile fare al momento delle previsioni sulla tempistica dell’operazione”, ragionano dalla sim.
In attesa di novità, da Equita considerano “la valorizzazione di Plenitude come un catalyst positivo per il titolo, visto il gap di valutazione tra oil companies come Eni e le attività esposte dalla carbonizzazione”.
Confermata la presenza nel portafoglio ‘long’ Piazza Affari dagli analisti di WebSim, con raccomandazione ‘interessante’ su Eni e un prezzo obiettivo di 16 euro.
Focus su Plenitude
Plenitude è controllata al 100% di Eni e si occupa di gas, generazione di elettricità da fonti rinnovabili e punti di ricarica per veicoli elettrici.
Guidata da Stefano Goberti, e secondo Marco Opipari di Bestinver si tratta di un asset “interessante”, in quanto “c’è la volontà di crescere ed è una società che investirà parecchio nei prossimi anni in quelli che sono i settori del futuro”.
Se gli utili legati alla componente oil “sono molto bassi” nonostante gli alti prezzi attuali del petrolio, “Plenitude ha ancora utili contenuti, ma il mercato li valorizzerà”, prevede Opipari.
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