Le big tech mantengono l’ottimismo a Wall Street

Tengono sempre banco le big tech a Wall Street nel giorno dopo i numeri del primo trimestre di Tesla e in attesa delle altre ‘Magnifiche Sette’, attese nei prossimi giorni.

Dopo i guadagni arrivati ieri in chiusura, oggi proprio i future sull’indice tecnologico, il Nasdaq, guadagnano (+0,60%) più degli altri due contratti principali della borsa di New York, lo S&P500 (0,20%) e il Dow Jones (+0,05%).

Tra i titoli di Stato USA, guadagnano circa mezzo punto il decennale (4,664%) e il biennale (al 4,944%), con il dollaro in lieve guadagno (+0,15%) nei confronti dell’euro (coppia EUR/USD a 1,0684).

L’oro cede ancora e scende a 2.328 dollari l’oncia, seguendo il trend del greggio WTI (82,86 dollari) e del Brent (88 dollari).

Ieri sono arrivati i risultati trimestrali di Tesla che hanno fatto scalpore più per gli annunci sul futuro che per i numeri ottenuti nei primi tre mesi dell’anno. La casa automobilistica di Elon Musk ha annunciato la sua volontà di introdurre nuovi modelli a prezzi accessibili e il titolo è schizzato in doppia cifra nel pre-market USA.

Stasera sarà il turno di Meta Platforms, la società di Mark Zuckerberg proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, attesa dopo la chiusura del mercato, mentre domani saranno attese Microsoft e Alphabet.

Secondo i dati di Bloomberg Intelligence, gli utili del gruppo dei Magnifici Sette, che comprende anche Apple, Amazon e NVIDIA, cresceranno di circa il 40% nel primo trimestre rispetto a un anno fa.

Il gruppo delle megacap tecnologiche è cruciale per l’S&P 500 poiché le società hanno i pesi maggiori nel benchmark e, dopo il balzo di quest’anno, le valutazioni sono diventate elevate. A seguito dell’ultima svendita, i Magnifici Sette erano ancora scambiati a un totale di 31 volte gli utili futuri, secondo i dati compilati da Bloomberg.

Dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle tensioni in Medio Oriente e ai cambi nelle previsioni sul primo taglio dei tassi della Federal Reserve, “sembra che questa settimana si stia tornando ai fondamentali del mercato e agli utili. Almeno temporaneamente, stiamo eludendo la geopolitica che ha avuto un impatto sui mercati nelle ultime due settimane”, secondo Samy Chaar, capo economista di Lombard Odier.

“Ci sono grandi speranze per le grandi aziende tecnologiche statunitensi”, ha affermato Alexandre Hezez, chief investment officer del gruppo di asset manager Group Richelieu con sede a Parigi: “L’inflazione e i livelli di valutazione non sembrano essere una preoccupazione al momento”.

“L'ampio volume di risultati societari di questa settimana offre agli investitori molti più elementi su cui concentrarsi rispetto agli eventi puramente macro, il che sta portando a livelli extra di vitalità del mercato”, spiegano in una nota gli analisti di Hargreaves Lansdown.

Gli analisti di Morgan Stanley evidenziano che, sebbene le previsioni di consenso di Wall Street per gli utili per azione dell’S&P 500 del primo trimestre prevedano una crescita media di appena il 2,7%, si aspettano un “recupero sequenziale” degli utili nel secondo trimestre, seguita da una “espansione” nella seconda metà.

Gli esperti ritengono “che la crescita degli utili sia destinata a un percorso migliore fino al 2024”, e, nonostante le stime sugli utili non si siano mosse molto negli ultimi sei mesi, “la fiducia degli investitori nella realizzabilità di tali stime è aumentata”.

Tesla (+11%): ha diffuso i dati sul primo trimestre e ha promesso il lancio di vetture a prezzi “più accessibili” entro l’inizio del 2025.

Meta Platforms (+1%) e Snap (+2%): il Senato Usa ha approvato ieri sera una legge che vieterebbe TikTok negli Stati Uniti se la capogruppo ByteDance non riuscisse a cedere la società.

Visa (+2%): utile rettificato nel secondo trimestre pari a 2,51 dollari, superando le stime degli analisti di 2,44 dollari (dati LSEG).

AT&T (+3%): ha aggiunto 349.000 abbonati netti mensili a telefoni wireless nel primo trimestre, battendo le aspettative di 286.800 abbonamenti (FactSet).

Hasbro (+5%): utile annuo di 61 centesimi per azione nel primo trimestre, superiore alle stime di 27 centesimi per azione.

Enphase Energy (-7%): prevede ricavi per il secondo trimestre compreso tra 290 e 330 milioni di dollari, al di sotto della previsione di Wall Street di 337,2 milioni (dati LSEG).

Boston Scientific (+4%): prevede per il 2024 un utile per azione rettificato compreso tra 2,29 e 2,34 dollari, superiore alla precedente previsione di 2,23-2,27 dollari.