Le parole di Powell rassicurano Wall Street. Focus su Apple


Ieri il presidente della Federal Reserve si era mostrato meno ‘hawkish’ del previsto smentendo la possibilità di un rialzo dei tassi, mentre oggi si attendono i risultati trimestrali di Apple.


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Verde a Wall Street

Wall Street in rotta verso un’apertura positiva dopo le parole di Jerome Powell pronunciate alla fine della riunione della Federal Reserve di ieri sera.

I future sul Nasdaq accelerano e arrivano a guadagnare quasi l’1% a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali di New York, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (+0,60%) e da quelli sul Dow Jones (+0,40%).

Il dollaro resta positivo nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende a 1,07. Prova il recupero il Bitcoin (+1%) che sale a 58 mila dollari dopo i cali dei giorni scorsi.

Si conferma in crescita il petrolio visto l’aumento dell’1% delle quotazioni del Brent (84 dollari) e del greggio WTI (79,85 dollari). In lieve calo (-0,15%) l’oro a 2.307 dollari l’oncia.

Dati macro

Oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 27 aprile, risultate 208 mila, inferiori alle 212 mila attese e in linea con le 208 mila precedenti.

L’attenzione si sposta ora sui dati degli occupati non agricoli e del tasso di disoccupazione in agenda domani, dai quali potrebbe arrivare una panoramica più chiara sulla situazione attuale del mercato del lavoro e sul percorso futuro dei tassi di interesse.

Un modello di Bloomberg Economics indica un tasso di disoccupazione invariato al 3,8%, suggerendo così che “le assunzioni probabilmente rimangono troppo calde per la Fed”, hanno scritto in una nota gli economisti Andrej Sokol e Scott Johnson.

Powell rassicura

Con un voto all’unanimità dei membri del board, ieri la Federal Reserve ha lasciato invariati al 5,25-5,50% i suoi tassi di interesse: si tratta della sesta riunione dell’istituto che si chiude con una conferma del costo del denaro.

Se la decisione appariva scontata, ieri il Presidente Jerome Powell aveva indicato che l'inflazione persistentemente alta farà slittare l'atteso taglio dei tassi, ma ha rifiutato di parlare della possibile necessità di un nuovo rialzo dei tassi.
“Il comunicato ufficiale della Fed ha riconosciuto la 'mancanza di ulteriori progressi' nella riduzione dell'inflazione negli ultimi mesi”, sottolinea Preston Caldwell, capo economista USA di Morningstar, ma “Powell ha comunque espresso la forte convinzione che l'attuale politica monetaria sia sufficientemente restrittiva per riportare l'inflazione al target del 2% della Fed... quindi è improbabile che la prossima mossa politica sia un rialzo”. “Tutto sommato, è un messaggio rialzista per i mercati”, secondo Benjamin Melman, chief investment officer di Edmond de Rothschild Asset Management: “abbiamo la conferma che Powell non vuole aumentare i tassi”.

Ora i mercati monetari vedono una probabilità del 58% che il primo taglio dei tassi di almeno 25 punti base avvenga a settembre, ma prezzano una probabilità maggiore, pari al 69%, di taglio a novembre, secondo lo strumento FedWatch di CME group.

Attesa per Apple

Prosegue, intanto, la stagione degli utili e oggi è attesa la trimestrale di Apple, in programma dopo la chiusura di Wall Street, in quanto potrebbe indicare se la società di Cupertino stia superando il calo delle vendite dovuto in parte al rallentamento del mercato cinese.

Gli analisti si aspettano un debole andamento delle vendite di iPhone, ma l’attenzione sarà in gran parte concentrata sui piani del colosso tecnologico per l’intelligenza artificiale.

Fino a questo momento, le trimestrali “sembrano piuttosto resilienti e costruttive sul lato azionario”, ricorda John Woods, CIO per l’Asia Pacifico presso Lombard Odier, in un’intervista a Bloomberg Television.

Notizie societarie e pre-market USA

Microsoft (+0,60%): annunciati investimenti per 2,2 miliardi in Malesia per rafforzare la struttura locale di Intelligenza Artificiale e cloud.

eBay (-3%): ricavi pari a 2,6 miliardi di dollari, in aumento del 2%, e stima per il secondo trimestre di ricavi tra 2,49 e 2,54 miliardi.

Moderna (+2%): perdita inferiore al previsto, con utili pari a 3,07 dollari per azione, quando gli analisti si aspettavano -3,58 dollari per azione (dati LSEG).

Qualcomm (+4%): prevede per il terzo trimestre ricavi per 9,2 miliardi di dollari, superiore alle stime di 9,05 miliardi di dollari, e un EPS di 2,25 dollari, battendo le stime di 2,17 dollari (dati LSEG).

Peloton (+8%): l'amministratore delegato Barry McCarthy si è dimesso e la società taglierà il 15% dei posti di lavoro, ridimensionando la presenza nel mercato al dettaglio.

Etsy (-12%): GMS del 1° trimestre di 3 miliardi di dollari è inferiore alle stime di 3,12 miliardi di dollari (LSEG).

DoorDash (-13%): prevede un EBITDA annuo tra 325 e 425 milioni di dollari, il cui punto medio è inferiore alle stime di 393,8 milioni (dati LSEG).

Carvana (+38%): ricavi per il 1° trimestre di 3,06 miliardi di dollari, al di sopra delle stime degli analisti di 2,89 miliardi di dollari (dati LSEG).

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