Mercati attesi in calo, l’Europa si prepara ai razionamenti di gas

12/07/2022 05:30
Mercati attesi in calo, l’Europa si prepara ai razionamenti di gas

Secondo Citigroup il taglio delle forniture di gas rallenterà il Pil dell’eurozona dello 0,7%. Goldman Sachs vede un rischio recessione negli Usa tra il 35 e il 40%. Nuove chiusure in Cina per lockdown. E’ sempre più superdollaro. Jp Morgan già vede il prezzo del greggio a 380 dollari al barile il governatore di Bankitalia Ignazio Visco prevede due anni di recessione in caso di taglio totale del gas russo.

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Future europei in calo con il derivato sull’Euro Stoxx 50 che arretra dello 0,8%, segno meno anche per il derivato sull’S&P500 che flette dello 0,5%. Non aiuta il tono delle Borse asiatiche tutte in rosso con il Nikkei che perde il 2%, a Hong Kong l’Hang Seng arretra dell’1,3% e in Cina il Csi 300 perde l’1,3%. Taiwan in calo del 2,5% e in India l’A&P BSE Sensex arretra dello 0,4%.

Obbligazioni e commodity

Mercato dei bond che tiene dopo i rialzi dei tassi dei giorni scorsi con il decennale italiano che rende il 3,2%, quello tedesco rende l’1,24%. Sul fronte Treasury il 10 anni rende il 2,969% il 3,07 quindi ancora lieve inversione della curva.

Le commodity hanno visto il Bcomm salire ieri dello 0,4% ma perderlo stamattina.

Sul fronte greggio il Brent passa di mano a 105,22 dollari al barile -1,7%. E’ sempre superdollaro con il cambio tra euro e biglietto verde a 1,001. Anche il cambio tra il dollaro e un paniere delle maggiori valute internazionali il DXY vede il dollaro ieri rafforzarsi dello 0,95% e oggi dello 0,4%.

Macro

A preoccupare l’Asia sono le nuove chiusure per lockdown in Cina e una maggiore consapevolezza, che i maggiori acquirenti, i Paesi occidentali stanno andando verso una recessione.

Secondo Goldman Sachs, la probabilità di una recessione nel 2023 è prossima a raggiungere il 35-40%, che potrebbe anche trasformarsi in stagflazione.

Secondo Antonio Fugnoli di Cfo Sim,sono diversi infatti i fattori che segnalano che l'economia statunitense potrebbe essere nell’intorno di una recessione: la curva dei rendimenti è in via di inversione (anche se non tutte le inversioni hanno poi portato ad una recessione), uno shock sui prezzi delle materie prime, un inasprimento della politica monetaria della FED e soprattutto un costo del lavoro crescente. E sembra esserci la possibilità che tutte e quattro accadano contemporaneamente.

L’analisi è ancora più impietosa per l’Europa dove c’è un'alta probabilità di recessione, se la situazione non si normalizza rapidamente. Diversamente dagli USA, in Europa il costo del lavoro non appare sottopressione. Al momento, molto più forte è invece l’impatto dei prezzi energetici (gli USA come sappiamo sono indipendenti da un punto di vista energetico). I rischi per l’Europa includono appunto lo shock dei prezzi energetici (e magari lo stop delle forniture di Gas) e quelli delle materie prime agricole, le interruzioni amplificate delle catene di approvvigionamento e la fiducia dei consumatori sempre più minate dalla guerra in corso.

Citigroup sottolinea che i Paesi europei hanno immagazzinato più gas e hanno ridotto la loro dipendenza da quello russo, ma un''interruzione totale costringerebbe comunque a un razionamento, che ridurrebbe la crescita del Pil di quest''anno dello 0,7%, secondo gli strateghi. Le previsioni di crescita del Pil in assenza di un''interruzione dell''approvvigionamento da parte della Russia sono stimate tra il 3,3% e il 2,2%.

Energia

Non aggiungono ottimismo le analisi del direttore dell’agenzia internazionale dell’energia, Fatih Birol ,che a un forum a Sidney ha dichiarato: “Il mondo non ha mai assistito a una crisi energetica così grave in termini di profondità e complessità. “Potremmo non aver ancora visto il peggio – questo è che colpisce il mondo intero”.

Il segretario all'energia Jennifer Granholm ha detto allo stesso forum. “La nostra mossa verso l'energia pulita a livello globale potrebbe essere la più grande piano di pace di tutti”.

I mercati aspettano la stagione delle trimestrali per capire se inflazione e tassi si stanno trasferendo sui consumi americani e come.

Jp Morgan già vede il prezzo del greggio a 380 dollari al barile il governatore di Bankitalia Ignazio Visco prevede due anni di recessione in caso di taglio totale del gas russo.

A preoccupare anche i margini legati al superdollaro. La forza del dollaro non solo "influirà sugli utili di questo trimestre, ma più probabilmente influenzerà le prospettive di generazione di entrate per i prossimi due trimestri e questo, penso, sia un grosso problema", Kimberly Forrest, fondatore e chief investment officer di Bokeh Capital Partners, ha dichiarato a Bloomberg Radio.

Trimestrali banche Usa

Si prevede che i profitti del secondo trimestre delle grandi banche statunitensi diminuiranno drasticamente rispetto all'anno precedente a causa dell'aumento delle riserve per perdite su crediti, poiché la ripresa dalla pandemia lascia il posto a una possibile recessione.

Gli analisti prevedono che JPMorgan Chase & Co riporterà un calo dei profitti del 25% giovedì, mentre Citigroup Inc e Wells Fargo & Co mostreranno rispettivamente un calo dei profitti del 38% e del 42%, secondo Refinitiv I /B/E/S dati.

Bank of America Corp, che come i suoi colleghi ha grandi franchising di prestiti ai consumatori e alle imprese, dovrebbe mostrare un calo del 29% dei profitti quando riferirà il 18 luglio.

"Sarà un trimestre traballante per il settore", ha affermato Jason Ware, chief investment officer di Albion Financial Group, che possiede azioni di JPMorgan e Morgan Stanley. Gli investitori vorranno ascoltare le stime dei dirigenti sulla salute dell'economia e se i mutuatari sono "più traballanti ora", ha affermato Ware.

Le banche devono tenere conto delle prospettive economiche nelle riserve per perdite su crediti in base a un principio contabile entrato in vigore nel gennaio 2020.

"Le banche dovranno accumulare riserve", ha affermato Gerard Cassidy, analista bancario di RBC Capital Markets.

JPMorgan, Citi, Wells Fargo e Bank of America, i quattro maggiori istituti di credito del paese, potrebbero registrare $ 3,5 miliardi di accantonamenti per perdite rispetto ai $ 6,2 miliardi di benefici dell'anno scorso quando hanno rilasciato le riserve, ha stimato Cassidy.

Di conseguenza, i profitti delle banche sembreranno peggiori delle loro attività sottostanti. Secondo le stime degli analisti guidati da Jason Goldberg di Barclays, gli utili pre-fornitura e prima delle tasse per i quattro grandi scenderanno solo del 7%.

Tra i singoli titoli a Piazza Affari

L'aumento di capitale da circa 2 miliardi di euro per Saipem si è concluso con la sottoscrizione di circa il 70% delle nuove azioni, per un controvalore complessivo intorno a 1,4 miliardi.

I diritti inoptati saranno offerti in borsa nelle sedute del 12 e 13 luglio, salvo chiusura anticipata.

Gazprom ha tagliato le forniture di gas a Eni a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto ad una media degli ultimi giorni di 32 milioni di metri cubi.

Moody's ma migliorato l'outlook sul rating a 'positivo' da 'stabile' su Leonardo, confermando la valutazione al livello Ba1.

Nel periodo dal 4 all'8 luglio Intesa SanPaolo ha acquistato nell'ambito del programma di buyback lo 0,21% circa del capitale a un prezzo medio per azione pari a 1,7124 euro, per un controvalore totale di circa 71 milioni di euro.

Autogrill ha chiuso in calo del 7,4% dopo che Edizione, l'azionista di maggioranza della società, e la svizzera Dufry hanno annunciato un accordo di integrazione che porterà alla creazione di un gruppo nel settore dei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia da oltre 12 miliardi di ricavi.

Il Cda di Landi Renzo ha approvato i termini e le condizioni finali dell'aumento di capitale, che avrà importo massimo complessivo di 59,6 milioni di euro circa. Le nuove azioni verranno emesse al prezzo di 0,53 euro ciascuna, nel rapporto di una ogni azione ordinaria posseduta. I diritti di opzione saranno esercitabili dal 18 luglio al 4 agosto.

Fitch ha rivisto l'outlook a positivo da stabile di DoValue e ha confermato il rating a 'BB'.

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di maggio con un incremento di 0,5%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi cinque mesi 2022 a +1,9%, secondo i dati Nielsen.

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